[ZEUS News - www.zeusnews.it - 15-12-2025]

Opera ha annunciato l'apertura al pubblico di Neon, il browser costruito attorno all'intelligenza artificiale presentato lo scorso maggio e reso disponibile in fase di test a un gruppo ristretto di utenti nel mese di ottobre. Il software è ora accessibile a chiunque, ma richiede un abbonamento mensile di 19,90 dollari. La scelta segna una discontinuità marcata rispetto al modello tradizionale dei browser gratuiti, introducendo un approccio basato sulla fornitura di servizi premium.
Neon è stato progettato come un agentic browser, ovvero un software che non si limita a visualizzare pagine web ma utilizza agenti IA per svolgere compiti complessi. Tra le funzioni principali figurano la possibilità di interrogare direttamente il browser su contenuti visitati in precedenza, creare mini-applicazioni personalizzate e generare video o documenti partendo da comandi testuali. La IA integrata sfrutta la cronologia di navigazione come contesto per rispondere a domande poste in linguaggio naturale.
Il browser include strumenti denominati Cards e Tasks. Le Cards consentono di costruire mini-applicazioni su misura, mentre i Tasks permettono di organizzare spazi di lavoro contestuali, utili per gestire progetti o attività direttamente all'interno del browser. Queste funzioni sono pensate per utenti avanzati che desiderano integrare produttività e navigazione in un unico ambiente.
Opera ha posizionato Neon in competizione con altri servizi a pagamento basati su AI, come ChatGPT Plus e Claude Pro. L'azienda ha dichiarato che le versioni gratuite dei suoi browser tradizionali continueranno a esistere con funzioni AI basilari, per non alienare la base di utenti. Neon invece si rivolge a chi cerca strumenti più sofisticati e integrati.
Il lancio di Neon avviene in un contesto di crescente interesse verso i browser AI. Nel 2025 sono stati introdotti prodotti simili da Perplexity (Comet), OpenAI (Atlas) e The Browser Company (Dia). Tutti condividono l'idea di trasformare il browser in un assistente digitale capace di svolgere compiti complessi, oltre alla semplice navigazione.
Dal punto di vista tecnico, Neon utilizza agenti IA per eseguire operazioni come la scrittura di codice per applicazioni web, la sintesi di contenuti e la gestione di attività ripetitive. Questo approccio mira a ridurre il tempo necessario per passare da un'applicazione all'altra, centralizzando le funzioni in un unico ambiente. Opera ha sottolineato che il browser è stato sviluppato per i «power user», ovvero quegli utenti che vogliano sfruttare al massimo le potenzialità dell'intelligenza artificiale.
La decisione di introdurre un abbonamento mensile ha suscitato discussioni nel settore. Alcuni analisti hanno evidenziato che il modello a pagamento potrebbe limitare la diffusione del browser, mentre altri hanno sottolineato che la sostenibilità economica di servizi basati su AI richiede nuove forme di monetizzazione. Opera ha dichiarato che la scelta è stata motivata dalla necessità di garantire risorse per lo sviluppo continuo e l'aggiornamento delle funzioni.
Neon rappresenta un esperimento significativo nel panorama dei browser. La sua disponibilità segna un passo verso un futuro apparentemente inevitabile (se si eccettua la strenua resistenza di Vivaldi) in cui la navigazione web non sarà più solo un accesso a contenuti ma un ambiente integrato di produttività e assistenza digitale. Resta da vedere quale sarà l'accoglienza del pubblico e se il modello a pagamento troverà spazio in un mercato abituato a browser gratuiti.
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