Se blogghi ti licenzio

Crescono negli Usa i casi di lavoratori licenziati perché parlavano della propria azienda sul proprio blog.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 07-12-2004]

La prima a introdurre un sostanziale divieto di parlare sul blog della propria azienda era stata la Microsoft di Bill Gates, preoccupata che i "panni sporchi" di tanti bug e problemi dei software e dei sistemi operativi più venduti nel mondo fossero spiegati e denunciati dagli stessi programmatori che ci lavorano sopra.

Ora è la stessa importantissima rivista americana Wired, considerata la Bibbia di Internet, a denunciare il moltiplicarsi di casi del genere. Non ultimo il simpatico caso di una hostess della Delta Airlines, la compagnia aerea americana, licenziata in tronco per essere apparsa in pose innocenti sul suo photoblog in divisa e in aereo: si vedono solo le belle gambe della bella ragazza.

In Italia non si sono acora registrati casi del genere: di solito i blog li aprono i lavoratori di aziende in crisi come i Noicom workers, cioè lavoratori già a rischio di licenziamento e che quindi non hanno molti timori; prima di loro hanno fatto la stessa cosa i lavoratori di Ipse, il gestore Umts che dopo aver vinto la gara governativa non è mai partito; e ancora, nel 2001, le Tute Arancioni, i lavoratori di Virgilio-Matrix.

I rischi però ci sono: pensiamo alla prassi della Rai di Flavio Cattaneo di multare tutti i giornalisti che si permettono di criticare l'azienda; oppure il caso dei macchinisti di Trenitalia, licenziati in tronco perché hanno partecipato a una trasmissione di Report, il programma Rai, sulla sicurezza dei treni (tema sempre d'attualità stretta).

Cosa può succedere a un lavoratore blogger? Bastano a tutelarlo l'articolo 21 della Costituzione sulla libertà di stampa, gli articoli della legge 300 (Statuto dei Lavoratori) sulla libertà di espressione, anche all'interno delle imprese? Lo speriamo davvero!

Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con Zeus News ti consigliamo di iscriverti alla Newsletter gratuita. Inoltre puoi consigliare l'articolo utilizzando uno dei pulsanti qui sotto, inserire un commento (anche anonimo) o segnalare un refuso.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Pier Luigi Tolardo

Commenti all'articolo (ultimi 5 di 7)

cassio
la superiorità americana Leggi tutto
28-12-2004 04:08

Roberto
Dipende cosa si dice.... Leggi tutto
14-12-2004 11:55

dipende e perchè Leggi tutto
10-12-2004 13:31

la "giustezza" sta nel mezzo... Leggi tutto
8-12-2004 23:25

gino
è giustissimo Leggi tutto
8-12-2004 16:17

La liberta' di parola e' un diritto inviolabile, ma nei forum di Zeus News vige un regolamento che impone delle restrizioni e che l'utente e' tenuto a rispettare. I moderatori si riservano il diritto di cancellare o modificare i commenti inseriti dagli utenti, senza dover fornire giustificazione alcuna. Gli utenti non registrati al forum inoltre sono sottoposti a moderazione preventiva. La responsabilita' dei commenti ricade esclusivamente sui rispettivi autori. I principali consigli: rimani sempre in argomento; evita commenti offensivi, volgari, violenti o che inneggiano all'illegalita'; non inserire dati personali, link inutili o spam in generale.
E' VIETATA la riproduzione dei testi e delle immagini senza l'espressa autorizzazione scritta di Zeus News. Tutti i marchi e i marchi registrati citati sono di proprietà delle rispettive società. Informativa sulla privacy. I tuoi suggerimenti sono di vitale importanza per Zeus News. Contatta la redazione e contribuisci anche tu a migliorare il sito: pubblicheremo sui forum le lettere piu' interessanti.
Sondaggio
Immaginiamo un mondo popolato dalle auto di Google: senza pilota, senza sterzo e senza pedali. Qual è il maggior svantaggio? (vedi anche i vantaggi)
L'auto di Google è veramente brutta! Più che un auto è un'ovovia.
Ci toglierà il piacere di guidare e la nostra vita sarà un po' più triste.
Avrà un costo non sostenibile per la maggior parte degli utenti.
Ci sarà maggior traffico: con un'auto senza pilota il trasporto privato verrebbe incentivato rispetto al trasporto pubblico.
Il Gps incorporato potrebbe non essere efficiente, costringendoci a fare percorsi più lunghi o più lenti o addirittura non portandoci mai a destinazione.
Ho timori soprattutto per la privacy: le auto di Google potranno collezionare dati su come mi sposto e quando.
In caso di incidente con nessuno al volante, non è chiaro di chi sarà la responsabilità civile. E a chi tocca pagare l'assicurazione? All'utente o a Google? O allo Stato?
Sarà esposta ad attacchi hacker o terroristici: di fatto avremo minore sicurezza sulle strade.
Se il sistema prevede un urto inevitabile, potrebbe trovarsi di fronte a scelte etiche insormontabili. Uccidere un anziano o un bambino? Due uomini o un bambino? Un uomo o una donna? Uscire di strada o urtare altri veicoli o pedoni? Andare addosso a un SUV o a un'utilitaria?
Rispetto alle auto tradizionali impiegheranno troppo tempo ad arrivare a destinazione, non potendo superare i limiti di velocità o fare manovre azzardate.
I tassisti non esisteranno più: già immagino le loro legittime proteste.

Mostra i risultati (2254 voti)
Aprile 2025
Intel pronta a licenziare 20.000 persone
Fire TV stick, Amazon pronta a lasciare Android per Vega OS
Siti per adulti, Agcom impone la verifica dell’età con il doppio anonimato
Android sempre più esigente: ora servono almeno 32 Gbyte
Il terzo giorno Android si riavvia
Microsoft: ''Non toccate la cartella misteriosa''
Windows Recall, forse è la volta buona
Le funzioni di Skype che Teams non ha
WhatsApp per Windows: non aprite quell'immagine
Vibe coding: creare programmi senza saper programmare
Dalla Cina l'alternativa a HDMI e DisplayPort
Pesci d'aprile, ci casca anche la IA
Thunderbird si evolve: in arrivo una versione Pro e il servizio Thundermail
Segnali dal futuro
Marzo 2025
Windows 11, addio all'ultima scappatoia per evitare l'account online
Tutti gli Arretrati
Accadde oggi - 25 aprile


web metrics