Il Tar salva Telecom Italia

Depositata la sentenza che annulla la multa milionaria inflitta dall'Antitrust per un difetto d'istruttoria.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 11-05-2005]

Il Tar del Lazio ha annullato per un cavillo giudiziario la multa di 152 milioni di euro che era stata comminata nei confronti di Telecom Italia il 20 novembre scorso.

La notizia è stata riferita alla stampa da Claudo Tesauro, avvocato di Telecom Italia, dopo che è stata depositata la sentenza. La parola adesso torna all'Authority delle telecomunicazioni, presieduta proprio da quel Calabrò che fino a lunedì scorso era presidente del TAR del Lazio.

La domanda adesso sorge spontanea: il nuovo presidente avrà il coraggio di riaprire l'indagine? Oppure lascerà cadere nel vuoto le accuse del predecessore, facendo finta di niente?

Con la nomina di Calabrò a capo dell'Authority si è verificata di fatto una situazione molto strana: la stessa persona che poco tempo fa era incaricata di giudicare adesso dovrà condurre le indagini. Lo stesso centrodestra che aveva invocato la separazione delle carriere giudiziarie, adesso sorvola su questa situazione alquanto bizzarra.

Ai poveri utenti italiani, tartassati dalle tariffe telefoniche e dai canoni più alti d'Europa, non resta altro che aspettare e sperare.

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© RIPRODUZIONE RISERVATA

Commenti all'articolo (4)

Faus74
E allora? Leggi tutto
13-5-2005 21:13

Luigi
Questa cosa e giusta!! perche contrastarla Berlusconi poi l'ha scritto nel contratto con gli italiani!! Ping Alto per tutti!!Lotti Saturi per tutti!!!Attivazioni ritardate per tutti!!!Canone per tutti!!Tariffe alte per tutti!!Disservizi per tutti!!Certi obbiettivi si raggiungono solo cosi non ci sono altri modi
12-5-2005 11:46

Alessandro
Un modo esiste... Leggi tutto
12-5-2005 00:02

Giuseppe
sempre la stessa storia... Leggi tutto
11-5-2005 23:19

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Uber e i tassisti
L'app che permette di noleggiare un'autovettura direttamente dallo smartphone è molto contestata dai tassisti.
Non è necessario introdurre nuove regole per l'app. I tassisti hanno torto, perché il mondo si evolve ma loro ragionano come se Internet non esistesse, difendendo ciecamente la loro casta (che ha goduto di fin troppi privilegi negli ultimi anni).
I tassisti dovranno adeguarsi e mandare giù il boccone amaro, anche se un minimo di regolamentazione per l'app è necessaria.
L'app non va vietata del tutto, ma va limitata in modo pesante così da poter salvaguardare le esigenze dei tassisti.
L'app va completamente vietata: i tassisti hanno ragione a protestare, perché Uber minaccia il loro lavoro e viola leggi e regolamenti.
Non saprei.

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