L'Authority dovrebbe obbligare i gestori a consentire ai propri abbonati di cambiare abbonamento senza particolari complicazioni.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 09-09-2005]
Sempre più spesso ci sono casi di abbonati al telefono che chiedono a Telecom Italia o a un gestore alternativo l'attivazione di un abbonamento Adsl e, così, scoprono che sulla propria linea è presente una connessione senza che ne fossero a conoscenza, senza mai averla richiesta, né utilizzata e nemmeno pagata.
Ci sono abbonati che chiedono l'attivazione di Alice e Telecom Italia comunica loro che non si può, perché su quella linea c'è già un'Adsl Tiscali o viceversa. Spesso l'abbonato, dopo aver cessato l'Adsl Telecom Italia, non riesce a farsene attivare un'altra da un concorrente perché, secondo questo provider, risulta già una connessione Adsl, e questo mentre magari l'abbonato l'ha già cessata e non la paga più da parecchi mesi. Senza contare il tempo e le spese che l'abbonato deve sprecare per cercare di cessare un abbonamento in essere, cercando sempre di rispettare le date entro cui si può disdettare.
Sarebbe ora che l'Authority introducesse una "portability Adsl" analoga a quella che già si pratica per la number portability dei numeri di cellulare o di telefono fisso. In questo modo sarebbe molto più semplice cambiare Internet Provider: basterebbe chiedere il passaggio al gestore prescelto e poi, con tempi e modalità certe e trasparenti, sarebbe il nuovo gestore a curare l'acquisizione dell'abbonato, senza questo si preoccupi di inviare richieste di cessazione e di seguirne l'iter a volte faticoso e travagliato.
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