L'Authority subisce attacchi da destra e da sinistra; ma fa anche qualche passo falso.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 14-12-2005]
Le Authority di Garanzia, organismi tecnico-politici in Italia non hanno vita facile: un mercato asfittico e con poche imprese molto potenti e semimonopolistiche nel camo dei servizi, una politicizzazione esasperata che non lascia molti spazi di vita autonoma fuori dal controllo dei partiti.
E' il caso dell'Authority per le Tlc che, in questi ultimi giorni dell'anno, subisce non pochi attacchi da destra e sinistra. Da destra poiché il Governo Berlusconi ha tagliato ulteriormente le risorse a disposizione dell'Authority che già dispone di mezzi economici e di risorse umane insufficienti, anche rispetto ai nuovi compiti che la legge Gasparri le ha affidato in materia di controllo sul Sic (Sistema integrato della Comunicazione che comprende tutto dalla pubblicità ai media alla telefonia) e di vigilanza sul conflitto di interessi e sulla par condicio in campagna elettorale.
Il Governo Berlusconi sembra non amare molto l'Authority delle Comunicazioni a cui lesina ssoldi e uomini, con questa Finanziaria, un modo indiretto ma efficacissimo di paralizzarlo o ridurne il funzionamento.
Anche da sinistra si attacca l'Authority, perché Prodi vorrebbe scorporare le competenze di vigilanza sulla reti telefoniche per creare un'unica Autorità di controllo delle Reti che superi anche l'Authority su Energia elettrica e gas, sul cui operato tutti danno un giudizio positivo. Si tratterebbe di un controsenso perché oggi la convergenza va nel senso di integrare sempre di più sistema radiotelevisivo e telefonia, vedi la Tv via Internet o quella sui telefonini, e quindi smembrare l'attuale Authority non va bene, mentre un'unica Authority con competenze troppo vaste e disomegenee non potrebbe funzionare.
Anche l'Authority commette qualche passo falso: ad esempio il Presidente Corrado Calabrò, in un'intervista a Edoardo Segantini del Corriere Economia, afferma che l'Authority ha fatto molto per limitare la posizione dominante di Telecom Italia e cita come esempio il fatto di aver affidato ad Accenture il compito di certificare la separazione del sistema informativo della struttura Rete di Telecom Italia da quella Mercato. Peccato che la stessa Accenture, nella sua divisione Accenture Human Resources, abbia acquistato da Telecom Italia la società Tess per gestire il personale (paghe, contributi); così Accenture si viene a trovare, contemporaneamente, nella stessa posizione di controllore e fornitore di Telecom Italia.
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