La tassa sulle rassegne stampa

La legge finanziaria introduce una tassa sulle rassegne stampa che riproducono anche stralci di articoli. Intanto la Stampa apre alle Creative Commons.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 18-10-2006]

Dal 23 ottobre il quotidiano La Stampa, per iniziativa della responsabile del suo sito web, la giornalista Anna Masera, mette on line il proprio archivio digitale lasciando alla libera e gratuita consultazione dei lettori le raccolte complete degli articoli apparsi sugli inserti culturali "TuttoScienze" e "TuttoLibri" dello stesso quotidiano cartaceo: una raccolta di migliaia di articoli, molti firmati da autori come Dulbecco, Rubbia e tanti altri scienziati e autori di fama mondiale, sotto licenza Creative Commons. E' un servizio che il quotidiano torinese vuole innanzitutto rendere ai suoi lettori, alla comunità scientifica e universitaria, a insegnanti e studenti.

Per un'iniziativa meritoria come questa da parte di un'impresa privata, come è il quotidiano edito dalla Fiat, ci sono decisioni che vanno in senso totalmente opposto, esasperando il copyright come quella prevista dalla legge finanziaria, che in modo surretizio e subdolo (si infila in una legge sul bilancio dello Stato una cosa che c'entra poco e niente) introduce il dovere di pagare all'editore un compenso per la pubblicazione in rete il testo di qualsiasi articolo tratto da un sito o da un giornale, pensa sanzioni molto elevate.

In pratica il decreto modifica la legge sul diritto d'autore all'articolo 65, stabilendo che "i soggetti che realizzano, con qualsiasi mezzo, la riproduzione totale o parziale di articoli di riviste o giornali, devono corrispondere un compenso agli editori per le opere da cui i suddetti articoli sono tratti. La misura di tale compenso e le modalità di riscossione sono determinate sulla base di accordi tra i soggetti di cui al periodo precedente e le associazioni di categoria interessate. Sono escluse dalla cooresponsione del compenso le amministrazioni pubbliche".

Questo significa, in sintesi, che per fare una rassegna stampa online o cartacea, bisogna pagare: anche per attivita' senza fini di lucro, umanitaria o caratterizzata da una valenza culturale o sociale, si devono versare comunque dei soldi. Questi soldi verranno intascati dagli editori, e di certo non dai giornalisti che hanno scritto quegli articoli, pagati una tantum per la cessione dei loro diritti d'autore alle testate per cui lavorano.

L'associazione Peacelinklancia una petizione on line per modificare questa norma e osserva: "Per capire la violenza di questo giro di vite in tutta la sua portata basta leggere la precedente formulazione dell'articolo 65, che condizionava le rassegne stampa alla sola citazione della fonte".

L'articolo 65 infatti recita: "Gli articoli di attualità di carattere economico, politico o religioso, pubblicati nelle riviste o nei giornali, oppure radiodiffusi o messi a disposizione del pubblico, e gli altri materiali dello stesso carattere possono essere liberamente riprodotti o comunicati al pubblico in altre riviste o giornali, anche radiotelevisivi, se la riproduzione o l'utilizzazione non è stata espressamente riservata, purché si indichino la fonte da cui sono tratti, la data e il nome dell'autore, se riportato".

E' un'altra legge di difficile applicazione, che colpisce il mondo del noprofit, che va contro la realtà del web e le sue dinamiche. Per esempio Splinder, la più grande piattaforma blog italiana, recentemente acquistata dal gruppo Dada, è piena zeppa di blog-rassegne stampa sui più svariati argomenti e di blog che copiano, citano, commentano a piene mani articoli della stampa on line e cartacea. Dada cosa farà ora, il censore di Splinder? Riscuoterà la tassa per conto degli editori?

Aggiungiamo infine che si tratta di una norma che non può non essere modificata durante il dibattito parlamentare sulla finanziaria che ci sarà nelle prossime settimane.

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© RIPRODUZIONE RISERVATA

Pier Luigi Tolardo

Commenti all'articolo (ultimi 5 di 24)

{fabio}
incredibile Leggi tutto
22-10-2006 16:14

E' passata ma il voto di fiducia potrebbe compromettere tutto. Non so se avete letto anche l'articolo di Valerio di Stefano sul sito... http://www.zeusnews.it/news.php?cod=5145
22-10-2006 10:35

..Infatti, seguivo anch'io Caterpillar e, se non erro, Grillini ha detto che il suo emendamento correttivo (dell'enorme idiozia del precedente articolo) è passato. Qualcuno può confermare?
21-10-2006 17:19

Ne sta parlando, proprio in questo momento alla trasmissione "Caterpillar" (Radio RAI 2), il deputato Grillini in persona. Leggi tutto
20-10-2006 18:25

E' un'dea... ma non posso promettere niente. Sia la strip che i personaggi sono un esperimento in diretta dall'Olimpo e tutto è assolutamente imprevedibile. Purtroppo, fin dall'antichità, gli Déi giocano con noi con dadi truccati. :wink:
20-10-2006 08:39

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