Il mercato mondiale dei prodotti contraffatti: musica, film, moda, ma anche farmaci e aerei.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 06-12-2006]
"Solo due tabù sopravvivono nell'altrimenti laicissimo dibattito sulla contraffazione: riguardano medicinali e ricambi aerei. Su tutto il resto si può discutere, c'è anche chi si spinge a dire che defraudare la maison del lusso e Microsoft è una lodevole redistribuzione del reddito, una sorta di esproprio proletario; ma nessuno, neppure il più ideologizzato dei non global, difenderebbe chi adultera una pillola o i bulloni che fissano una turboelica. Il perché si capisce. Le conseguenze possono essere esiziali e la truffa, più subdola del solito, si scopre solo quando è ormai troppo tardi".
Su queste valutazioni concordano anche i cinesi che sono i responsabili di gran parte del mercato dei prodotti griffati "taroccati", costringendo perfino Bill Gates a mettere in vendita il suo pacchetto Office a un prezzo speciale per il mercato cinese.
I cinesi sono le prime vittime del mercato dei medicinali falsi: i morti sarebbero 60 volte quelli dell'attentato alle Torri gemelle, secondo i bollettini ufficiali del governo cinese; mentre in Irlanda c'è un vero e proprio allarme sociale per i preservativi contraffatti, che non hanno la resistenza degli originali.
Staglianò ne parla in modo avvincente e ci spiega che per le grandi griffes italiane, che lamentano le grosse perdite dovute al commercio di borse e accessori taroccati, il delocalizzare in Cina, pur sapendo che così si espongono maggiormente al rischio di falsificazione, è una scelta a cui non vogliono rinunciare, dati gli alti vantaggi del costo del lavoro. Saranno gli stessi operai cinesi a riprodurre quelle griffe dopo che magari la loro azienda avrà perso l'appalto.
Per musica, i film e il software, la lotta per la tutela del copyright dalla pirateria sembra persa, a leggere Staglianò: "In alcuni Stati come il Paraguay, 99 dischi su 100 sono falsi e in Cina il rapporto fra autentici e taroccati è dell'85% a favore dei taroccati: così, secondo dati 2005 della Business Software Alliance, il 90% dei software che circolano in Cina è piratato".
Quanto al nostro Paese, valgono le parole di S. C., uno dei grossisti di Napoli di merce taroccata: "Il problema è che gli italiani non hanno soldi per comprare italiano" che la dicono lunga molto più di tante analisi sociologiche su come si è compresso il potere di acquisto degli italiani del ceto medio: non vogliono rinunciare al look firmato e, nonostante multe e Fiamme Gialle, diventano clienti fissi dei senegalesi che rifilano Prada e Gucci come fossero michette.
Scheda
Titolo: L'impero dei falsi
Autore: Riccardo Staglianò
Editore: Laterza
Prezzo: 14 euro
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