Il colosso di Redmond viene sbeffeggiato in tutto il mondo per un maldestro utilizzo di una foto pubblicata su Flickr.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 04-02-2007]
All'inizio c'era il "no copyright", ovvero prendi cio' che scrivo e fanne quel che ti pare. Poi pero' qualcuno ha pensato che per umanizzare il diritto d'autore non era necessario azzerare i diritti degli autori, ed e' cosi' che sono comparse le licenze di libero utilizzo per il software e le altre opere dell'ingegno, che diventano "fai quel che ti pare ma a certe condizioni".
Tra le piu' famose di queste licenze ci sono le Creative Commons, che permettono di proibire utilizzi commerciali di lavori "liberi" o modifiche non concordate con l'autore (non basta cambiare una parola di un libro per poter dire di aver scritto un altro libro).
Ma che succede quando a violare queste regole sono proprio i paladini del copyright, della cosiddetta "proprieta' intellettuale" e dello sfruttamento economico delle opere dell'ingegno? Succede quello che e' successo a Microsoft, sbeffeggiata in tutto il mondo per un maldestro utilizzo di una foto pubblicata sul portale Flickr, che permette agli utenti di condividere fotografie stabilendo precise condizioni di utilizzo.
Automaticamente anche l'immagine sul blog si e' aggiornata, rivelando che il re dell'informatica e' ormai nudo di fronte alle sue stesse contraddizioni.
"Hanno rubato una delle mie foto per metterla sul loro blog" - ha dichiarato Kennedy - "e ho deciso di metterli di fronte alle conseguenze del loro gesto. Io metto a disposizione le immagini e i testi che realizzo con licenze Creative Commons sperando che questo aiuti altre persone a raccontare storie migliori o a incrementare la loro creativita', ma quando questi contenuti sono utilizzati violando i termini delle licenze che utilizzo, la mia scelta e' quella di reagire in vari modi, che vanno dall'invio di email fino alle azioni legali".
Tutti i dettagli della vicenda sono sul blog di Niall.
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