[ZEUS News - www.zeusnews.it - 18-06-2025]
YouTube non ha alcuna intenzione di cedere davanti agli adblocker, quegli strumenti che bloccano la visualizzazione degli annunci pubblicitari presenti sulla piattaforma. Anzi, ha adottato nuove contromisure. Secondo quanto riportato da diversi utenti sui social network, YouTube starebbe applicando un ritardo artificiale al caricamento dei video quando rileva l'utilizzo di estensioni come uBlock Origin o altri adblocker. Di ciò non c'è alcuna conferma ufficiale da parte dell'azienda, ma il comportamento è stato confermato da più parti.
Il rallentamento si manifesta con una schermata nera di alcuni secondi prima dell'avvio del video e sembra essere una strategia deliberata per scoraggiare l'uso di questi strumenti. In alcuni casi, durante la pausa forzata gli utenti visualizzano il messaggio: «Stai riscontrando interruzioni? Scopri perché». In pratica è un invito a disattivare l'adblocker o a sottoscrivere un abbonamento a YouTube Premium, con un link a una pagina di supporto che attribuisce i problemi alle estensioni del browser.
Il fenomeno non è nuovo, anzi, era stato preannunciato: già in passato YouTube aveva confermato di aver implementato meccanismi per rilevare gli adblocker e scoraggiarne l'uso, come per l'appunto ritardi nel caricamento o blocchi temporanei della riproduzione. Questo comportamento sembra per ora limitato alle versioni desktop, mentre non è stato rilevato su dispositivi mobili o se si utilizza la modalità di navigazione in incognito. Gli utenti segnalano peraltro che il ritardo si verifica sia per chi è loggato con un account sia per chi naviga senza autenticazione.
YouTube giustifica queste misure sottolineando non a torto che la pubblicità è essenziale per sostenere i creatori di contenuti e mantenere la piattaforma gratuita. Chi non sopporta gli annunci può abbonarsi a YouTube Premium: in Italia costa 13,99 euro al mese per il piano individuale, 25,99 euro per il piano famiglia e 8,99 euro per gli studenti. L'abbonamento consente di sfruttare un mese di prova gratuita. D'altra parte, in alcuni Paesi la piattaforma sta per introdurre annunci pubblicitari anche per gli abbonati al piano Premium Lite: succederà in Germania e in Thailandia a partire dal 30 giugno 2025, limitatamente agli Shorts.
L'intensificazione della lotta agli adblocker si inserisce in un contesto più ampio. YouTube sta infatti incrementando i controlli anche per prevenire altre pratiche: per esempio l'uso di account registrati in Paesi con prezzi più bassi per gli abbonamenti Premium rispetto a quelli praticati nel Paese di residenza dell'utente.
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jack.mauro