Chi la fa, l'aspetti, recita un vecchio adagio. E, puntualmente, la ruota girando rischia di travolgere il gigante di Redmond, che dovrà pagare 1,52 miliardi di dollari.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 26-02-2007]
Gli avvocati hanno subito affermato che interporranno appello alla sentenza emessa da un tribunale di San Diego a seguito di una citazione congiunta di Lucent-Alcatel per violazione di brevetti relativi al conosciutissimo formato MP3 di compressione audio.
Microsoft ha sempre affermato la propria buona fede, avendo a suo tempo acquistato dal Fraunhofer Institut la relativa licenza d'uso per Windows Media Player, ma evidentemente il magistrato americano non si è lasciato convincere. Forse perché la più consistente tra le ragioni accampate da Microsoft è il riferimento alle centinaia di società che si troverebbero nelle medesime condizioni, avendo anch'esse acquistato i medesimi diritti di implementazione dell'MP3 dalla casa tedesca.
Ma il balletto giudiziario sembra solo agli inizi; nel 2006 infatti il gruppo Lucent-Alcatel si è nuovamente costituito contro Microsoft per violazione di brevetto relativamente alla tecnologia video MPEG-2, mentre una società americana denominata Office Live ha iniziato una causa per violazione di marchio, che deterrebbe sin dal 2002 quale editore di siti internet.
Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con Zeus News
ti consigliamo di iscriverti alla Newsletter gratuita.
Inoltre puoi consigliare l'articolo utilizzando uno dei pulsanti qui
sotto, inserire un commento
(anche anonimo)
o segnalare un refuso.
© RIPRODUZIONE RISERVATA |
|
|
||
|