Un pamphlet, liberamente scaricabile in rete, che è anche un blog che descrive la condizione senza futuro delle giovani generazioni italiane.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 05-03-2007]
Senza la prospettiva di un lavoro stabile, senza la certezza (anzi solo la speranza) di una pensione decente, condannati a stare in famiglia, vita natural durante. Sono i giovani italiani, decritti lucidamente e con dati certi e inoppugnabili, da un libretto, chiaro e graffiante, di 50 pagine, gratuitamente scaricabile in rete, dal titolo L'Italia spiegata a mio nonno scritto da Federico Mello, con un'introduzione dello scrittore Enrico Brizzi.
Come sempre la legge Biagi è sul banco degli imputati e senza sconti: dopo l'approvazione della legge Biagi il 50,7% dei contratti di lavoro stipulati dai giovani tra i 20 e 29 anni era a termine. Quelli passati da "a termine" a permanenti si riducono dal 31,9% del 2002-2003 al 25,4% del 2004-2005, mentre la possibilità di passare dal contratto a termine alla disoccupazione aumenta dall'11,2% del 2002-2004 al 20,7 del 2004-2005.
Il reddito medio dei giovani italiani risulta quasi la metà rispetto ai coetanei inglesi, e del 50% più basso rispetto ai pari età francesi e tedeschi.
In Italia i giovani fra i 18 e i 34 anni che vivono con almeno un genitore sono il 61%, degli uomini tra i 25 e i 30 anni, addirittura il 68% sta ancora con i genitori, contro il 23% dei tedeschi, il 18 per cento dei francesi, il 13% dei britannici.
Dai presidenti del consiglio, prima Prodi poi Berlusconi, ai ministri, agli editorialisti dei maggiori quotidiani, tutti rigorosamente over 45 anni, abbiamo, indubbiamente, la classe dirigente più anziana d'Europa e questo spiega, forse, la sordità e l'indifferenza, rispetto ai problemi e al disagio dei giovani italiani.
Questo pamphlet on line, però, chiarisce in maniera inequivocabile perché, come, dove e quando, assisteremo nei prossimi anni alle più imponenti e distruttive rivolte giovanili d'Europa.
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