Il nuovo servizio di Webaroo consente di inoltrare Sms a gruppi di anche migliaia di utenti, pagandone solo uno. Dove sta il trucco?
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 22-05-2007]
Webaroo ha lanciato un servizio di invio Sms a gruppi di utenti che si preannuncia rivoluzionario. Ciascun utente può creare via Sms un Gruppo, a cui altre persone possono iscriversi, sempre inviando un Sms.
L'utente che ha creato il gruppo può inviare un Sms (pagando quanto previsto dal proprio piano telefonico per l'invio di un Sms) che verrà inoltrato a costo zero a tutti i membri del gruppo. Ciascun utente si può iscrivere a tutti i gruppi che desidera e ricevere quindi gli Sms da ciascun gruppo, sempre senza pagare alcunché.
Gli Sms sono anche memorizzati sul sito di Webaroo e possono essere visualizzati via web (fanno eccezione i gruppi settati come privati). La privacy dell'utente che invia il messaggio al proprio gruppo viene rispettata: l'utente decide se rivelare o meno il proprio numero telefonico. Allo stesso modo è tutelata la privacy degli utenti che si sono iscritti al gruppo: il loro numero non verrà visualizzato nemmeno dall'utente che ha creato il gruppo.
Il modello di business si basa - come è facile intuire - sull'eventuale messaggio pubblicitario che verrà inserito in coda agli Sms forwardati a ciascun membro del gruppo, ma per ora non c'è alcuna pubblicità. Sul sito di Webaroo si possono vedere gruppi che contano già migliaia di iscritti, dedicati ai temi più disparati: per esempio tra i gruppi pubblici troviamo Cinema in città, Consigli di borsa, Umorismo e via dicendo.
Numerosi sono anche i gruppi privati, utilizzati per inviare Sms multipli alla propria cerchia di amici, o magari ai dipendenti della propria azienda; i gruppi musicali possono inviare notifiche dei concerti ai propri fan, le università notificare le date degli esami agli alunni e così via.
Rimane da capire come Webaroo possa accollarsi il costo di forwardare migliaia di Sms senza far pagare nulla all'utente che lo invia, se non il costo di un Sms (gli utenti che ricevono, come già specificato, non pagano nulla). La risposta sta nel fatto che il servizio di Webaroo non è stato lanciato in Italia, ma in India. I nostri operatori telefonici hanno tariffe così elevate (anche all'ingrosso) da rendere improponibile un servizio di questo tipo, anche in caso di sponsorizzazioni pesanti da parte di investitori pubblicitari.
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