Per mesi si è parlato incessantemente del mondo virtuale dove vivere una "seconda vita" e magari diventare ricchi. Ma la bolla sta per scoppiare.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 20-07-2007]
Attorno a Second Life si è creato un grande hype mediatico; a sentire alcuni, sembra che tutto ruoti attorno a questo mondo, di cui ogni giorno c'è un articolo su un quotidiano, spesso citando il caso di tizio o caio che si sono arricchiti nella vita virtuale e hanno convertito la loro fortuna in soldi veri.
Ma che cos'è in realtà Second Life? Senza sbagliare troppo, potremmo definirla una sorta di grande videogioco online, a livello planetario, un'evoluzione dei vecchi Mud/Moo e dei giochi di ruolo online; ma sempre un videogioco.
E' vero, c'è la faccenda dei Linden dollar, ossia la possibilità di effettuare acquisti virtuali con moneta virtuale - pagata a sua volta con denaro sonante - e soprattutto di riconvertire la moneta virtuale in dollaroni veri. Probabilmente è stato questo che ha attirato l'attenzione dei più: il miraggio di poter fare soldi in maniera più facile che nella vita reale, ipotesi in verità tutta da dimostrare.
Una volta raggiunta una certa massa critica, Second Life è diventata una community di riferimento; e così anche grandi aziende, l'ultimo nome è quello di Telecom Italia, hanno adocchiato il vero business, ossia gli utenti.
Da segnalare anche il caso del ministro Antonio Di Pietro che ha recentemente fondato un'isola e tenuto la sua prima conferenza stampa su Second Life.
Quando ci sono un grande numero di persone che frequentano un luogo, virtuale o meno, vale la pena investire in comunicazione e marketing. Purché l'investimento non risulti spropositato, e il tutto si riveli una grande bolla di sapone pronta a scoppiare. Perché questo è quello che potrebbe avvenire.
Dopo aver girovagato un po' per i mondi di Second Life, l'utente medio si stufa. Se non è un appassionato di videogiochi online, o di Rpg, o di Mmorpg (o di come si chiamano adesso), presto o tardi scappa via a gambe levate. Se non ha lo spirito del programmatore, presto abbandona anche la farraginosa interfaccia per costruire oggetti nel mondo virtuale.
L'inversione di tendenza è già iniziata. Ma siccome in Italia Second Life è stata "scoperta" con ampio ritardo, anche lo sboom dalle nostre parti arriverà quando i buoi (pardon, gli utenti) saranno già scappati, con buona pace degli stallieri virtuali.
Un recente party su Second Life
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