Un tag molto Smart, quasi Sharp

Smart Tag è la nuova soluzione Microsoft per la gestione dei link nelle pagine Web fatta direttamente dal browser... o meglio, avrebbe dovuto esserlo.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 28-06-2001]

Un tag molto Smart quasi Sharp Fin dal suo annuncio Internet Explorer 6 è sempre stato presentato come un programma fortemente integrato con Internet e con le logiche della rete. Microsoft in tal senso aveva sempre lavorato molto intensamente, anche in funzone delle sue strategie legate al progetto .Net e Microsoft Passport. Il risultato di tutti questi sforzi ha prodotto un'innovativa idea e soluzione per l'integrazione dei link direttamente all'interno delle funzionalità del browser web.

Per spiegarci meglio, stiamo parlando del sistema definito Smart Tag che, secondo Microsoft, è in grado di associare alle parole che l'utente visualizza i link scelti da Microsoft: in sostanza il browser riconosce la presenza di una parola per cui Microsoft ha predefinito un link e vi abbina l'indirizzo del sito che la stessa ha selezionato per quel particolare argomento a cui il termine è riferibile. Così se stiamo leggendo una pagina sui viaggi all'estero contenente la parola airline, questa potrebbe per esempio avere un link diretto a un sito deciso da Microsoft, sulla base di una propria accurata scelta.

Non fatichiamo ad immaginare che questa scelta dipenderà anche da parametri di convenienza: è certo che tra i siti collegati tramite Smart Tag rientreranno di preferenza le pagine Microsoft e i clienti della casa di Seattle che hanno sottoscritto servizi Premium a pagamento.

Tutto questo in realtà è come avrebbe dovuto funzionare il sistema: in realtà Microsoft ha deciso di non introdurre la funzionalità Smart Tag nel suo ultimo browser, ufficialmente perché "non intende sconvolgere le abitudini di navigazione degli utenti". In realtà pare che ci sia stata bagarre all'interno della società di Bill Gates sull'opportunità di adottare o meno un tale accorgimento, e alla fine si sia optato per una sospensiva all'introduzione.

Questa decisione è molto saggia, soprattutto in ragione dei recenti sviluppi legali: queste vedono Microsoft in parte sollevata dalla gravità delle accuse rivoltele, anche se restano pendenti le indagini per definire i sospetti di monopolio. In tale quadro non sarebbe per nulla incoraggiante per i giudici statunitensi l'inserimento di una tecnologia come Smart Tag che vincola fortemente l'utente alle scelte della società fornitrice del software.

Meglio attendere dunque, anche se Smart Tag rischia di uscire dalla porta e rientrare nella finestra, magari integrato in una prossima release di Office XP: componendo un documento di Word contenente una ricetta ci potremmo trovare inseriti dei link alle pagine di cucina di MSN. Un quadro per certi versi affascinante, ma sicuramente inquietante.

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