Maglioni, cravatte e pigiami sono i regali più odiati, seguiti da soprammobili, utensili casalinghi e libri. Ma se il regalo non piace, una soluzione c'è.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 28-12-2007]
Le festività natalizie si sono da poco concluse e come ogni anno è inevitabile fare un bilancio dei regali ricevuti. Non tutti i doni trovati sotto l'albero sono esattamente quello che si desiderava... e allora?
Una soluzione potrebbe essere quella di mettere all'asta i regali natalizi non graditi su eBay, dimostrando di non ignorare l'opportunità di guadagno su un oggetto che comunque non si userebbe mai.
Una ricerca condotta da Research International rivela che sono stati gli uomini (circa l'80%) più che le donne a comprendere come il riutilizzo dei regali rappresenti anche la possibilità di non sprecare un oggetto che per qualcun'altro potrebbe avere un valore e una collocazione.
Dalla ricerca è emerso che sono quasi 7 su 10 gli intervistati che non useranno i regali non graditi trovati sotto l'albero con la conseguenza che saranno almeno 25 milioni gli oggetti non usati "parcheggiati" nelle case degli italiani. Poco lo sforzo di farseli piacere o di trovare comunque un utilizzo, almeno parziale: il 68% degli italiani si limiterà ad accantonarli (circa 13 milioni di uomini e 12 milioni e 400 mila donne).
La ricerca ha anche messo in luce qualche curiosità rispetto a quali sono i regali di Natale considerati più brutti. Al primo posto si trovano maglioni, cravatte e pigiami (7,5 milioni di italiani li odiano), seguiti dagli oggetti per la casa, in particolare soprammobili ed utensili casalinghi, citati da 7 milioni di italiani, mentre al terzo posto, secondo 1,5 milioni di italiani, si posizionano i libri. Secondo un'altra ricerca commissionata dalla Doxa lo scorso anno sono stati 29 milioni di regali non graditi.
Da eBay raccontano che quest'anno sono stati messi in vendita anche regali ancora da scartare; per esempio una ragazza, lasciata dal fidanzato proprio alla vigilia di Natale, ha messo all'asta il pacchetto così dell'ex ancora incartato, decidendo di devolvere il ricavato in beneficienza.
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