Riaa: un filtro su ogni computer

Il presidente dell'associazione americana dei discografici, riconoscendo il fallimento dei filtri imposti a livello di provider, propone che ogni utente installi un filtro sul proprio Pc, riconoscendone i grandi benefici.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 11-02-2008]

Tastiera in fiamme

La Riaa, poverina, si trova in difficoltà. Nonostante la generosa offerte dei provider americani, capitanati da At&t, di filtrare le connessioni Internet degli utenti, la lotta al peer to peer non va così bene.

Il nemico che rende vani gli sforzi dei provider si chiama crittografia e fa sì che il traffico di materiale coperto da copyright continui a passare indisturbato, mentre gli utenti scaricano musica a più non posso e i discografici perdono montagne di denaro, almeno a sentir loro.

A tutto c'è però un rimedio; la diabolica fantasia del presidente delle Riaa ha partorito una soluzione ma geniale: è sufficiente far installare agli utenti i filtri direttamente sul proprio Pc e l'obiettivo verrebbe raggiunto in men che non si dica.

"Sul computer dell'utente si potrebbe mettere un filtro che elimini ogni beneficio della criptazione perché se si vuole sentire la musica, occorre decriptarla, e a quel punto il filtro entrerebbe in funzione", ha detto, ispirato, il presidente Sherman durante una conferenza a Washington.

Resta il problema di convincere gli utenti a passare per fessi e a installare i filtri. La prima proposta di Sherman è sperare che questi filtri vengano installati alla stregua di un software antivirus, l'utilità del quale è riconosciuta: il naturale passo successivo rispetto agli antivirus, secondo il presidente della Riaa, è che gli utenti riconoscano anche i benefici derivanti dalla presenza, sui loro propri Pc, di un software che etichetti come illegale la musica che essi stessi hanno deciso di scaricare.

Dal momento che si tratta di uno scenario piuttosto improbabile, ecco un'altra idea: installare i filtri direttamente su modem, router o apparecchi analoghi. In alternativa, Sherman accarezza l'idea di vederli implementati in ogni applicazione per il p2p, cosa forse ancora più improbabile dell'installazione volontaria. A questo prezzo, converrebbe sentire Steve Ballmer per chiedergli di integrarli direttamente in Windows.

Alla notizia, qualcuno si è chiesto perché non inventare delle tastiere che somministrino una scarica elettrica qualora l'utente sia sospettato di scaricare materiale coperto da copyright. Sarebbe una misura più efficace di qualsiasi filtro.

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Commenti all'articolo (ultimi 5 di 14)

poco importa che la pena cambi, dato che il 99% delle volte si fa entrambe le cose (sennò nn si chiamerebbe p2p) 8) Leggi tutto
15-2-2008 13:50

se poi mettiamo in conto che anche la legge non è chiara e non si sa bene come interpretarla (vedi l'ultimo caso entrato in vigore che legalizzerebbe la condivsione di opere purchè degradate (ma per definizione stessa l'mp3 è una versione degradata dell'originale) e per scopi educativi (prestando il fianco a varie interpretazioni9 Leggi tutto
11-2-2008 20:44

HAHAHAHAHAHAHA scusate ma non resitso HAHAHAHAHAHAHAHA ma come fate a commentare queste cose ma dico non vi siete sbellicati dal ridere?!! :D Io nn ce la faccio a dare un commeno serio è troppo divertente è come talgiarsi le palle per fare un dispetto alla moglie haaaaaaaaahahahahahah!!!!
11-2-2008 20:43

come si può notare dai commenti che arrivano c'è proprio una confusione sulla legge in questione p2p. Non che io abbia capito però come stanno veramente le leggi in questo campo.... Leggi tutto
11-2-2008 19:37

scusate ma non c'è stata poco tempo fa una sentenza della corte di cassazione che ha stabilito che scaricare musica (e film) per uso esclusivamente personale non è illegale? lo sarebbe se fosse utilizzata per altri usi...tipo venderla!
11-2-2008 19:35

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