Calano gli introiti pubblicitari e anche il titolo scende. Microsoft gongola e lancia un nuovo modello di advertising.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 28-02-2008]
Secondo gli analisti, Google sta per entrare in una fase difficile della propria storia. Mentre la sua crescita negli ultimi anni ha rallentato, passando dal 92% del 2005 al 56% dell'anno scorso, sembra che il suo modello di online advertising stia accusando i primi colpi.
La visualizzazione dei risultati a pagamento, sui quali Google basa buona parte delle proprie entrate, è calata in gennaio di circa il 7% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, mentre il numero delle ricerche effettuate è aumentato del 10%.
Questa discrepanza sarebbe stata una degli elementi che hanno portato alla rapida discesa del valore delle azioni di Google, che da novembre hanno perso il 38% del loro valore.
Il sistema, noto come Engagement Mapping e che dovrebbe entrare in beta dal primo marzo, è ideato per considerare tutti i passaggi che portano un utente di Internet a comprare un dato articolo a partire dalle campagne di pubblicità online.
Tutta questa attività da parte di Redmond fa seguito all'acquisizione di aQuantive, compagnia attiva nel marketing online e che dovrebbe permettere a Microsoft di competere con quello che è ancora il gigante del settore, ossia proprio Google.
"Il nostro approccio Engagement Mapping valuta ogni esposizione a una pubblicità - visualizzata, proposta tramite rich media o durante una ricerca, vista più volte su più siti e tramite diversi canali - e come ciò abbia influenzato l'acquisto finale", ha detto Brian McAndrews, attuale vicepresidente senior della divisione pubblicità di Microsoft ed ex Ceo di aQuantive.
Secondo Erin Hunter, della società di ricerca comScore, questa mossa di Microsoft potrà portare i frutti sperati, andando oltre il vecchio modello che si basava sull'ultima pubblicità cliccata: "è una visione più complessiva di che cosa stia facendo l'utente".
Si potrà vedere la pubblicità di un prodotto interessante e non tuttavia non cliccarvi ma magari fare una ricerca alcuni giorni dopo per lo stesso prodotto: il nuovo sistema terrà conto del comportamento del possibile acquirente, dalla prima visualizzazione fino all'eventuale acquisto.
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