Forse non saranno così redditizi gli impegni finanziari sin qui assunti con le acquisizioni pubblicitarie.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 24-05-2007]
Non tutti sono d'accordo sulla più grossa acquisizione di tutti i tempi effettuata del gigante di Redmond. Infatti nell'ansia di schiacciare ogni concorrenza, Microsoft sta acquistando tutto quello che c'è sul mercato delle imprese che effettuano pubblicità tradizionale o sull'Internet; in pochi anni l'ammontare dello shopping sconsiderato si può valutare a circa 10 miliardi di dollari e non si comprende bene in che tempi ci potrà essere un ritorno finanziario.
Facendo due conti in tasca a zio Bill e soci, dal 2002 a oggi vediamo che si è proceduto ad acquistare Navision per circa 1,3 miliardi di dollari, 24/7 Realmedia e WWP rispettivamente per soli 800 e 650 milioni di dollari, fino ad arrivare ad aQuantive, che le ultime notizie danno per strapagata in circa 6 miliardi di dollari, che è cifra ben superiore al valore di borsa.
Dal conto mancano ancora pesi massimi del tipo Screen Touch, la partecipazione a Careerbuilder e altri di minor conto, che tuttavia nell'insieme contribuiscono a far lievitare le potenzialità ma anche i quattrini impegnati nelle diverse operazioni.
Considerando che quest'ultimo sta assai bene in salute e che con pochi (si fa per dire) miliardi di dollari abbia forse completato la sua presenza sul mercato pubblicitario, l'acquisizione di aQuantive potrebbe leggersi anche come uno schiaffo all'azienda di Silicon Valley alla quale ha lasciato la miseria di Right Media per appena (anche qui si fa per dire) 680 milioni di dollari, piuttosto che a quella di Mountain View con la quale la resa dei conti potrebbe essere rimandata sino alla resa parziale o completa di Yahoo!.
Potrebbe darsi insomma che la mania ultimamente manifestata di togliere possibili acquisizioni alla concorrenza abbia come obiettivo ultimo la sola acquisizione di Yahoo!, completata la quale e avendo praticamente in mano oltre i tre quarti della pubblicità, a quelli di Redmond potrebbe essere assai facile esercitare un'azione di dumping a livello planetario per costringere infine alla resa anche Google.
L'unico peso massimo ancora indipendente, cioè che ancora non sia stato acquisito dall'uno o dall'altro resta ValueClick; e che una certa parte degli analisti finanziari si ponga domande e dia possibili risposte si vede dal fatto che il corso della azioni di quest'ultima non si è certo indebolito. Resta da vedere se un mercato pubblicitario online, stimato in circa 8% del totale a livello mondiale, sarebbe così remunerativo per Microsoft nel caso in cui non riuscisse ad averne il monopolio assoluto.
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