Rete e comunicazione libera sono sempre più sinonimi anche a dispetto di quanti li vorrebbero almeno separati in casa.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 31-03-2008]
Per quasi tutti Internet era l'equivalente del vasto oceano per gli antichi, cioè un mare tutto da esplorare e dove tutto era permesso; poi sono venute le regole restrittive, i diritti di proprietà e una moderna versione della filibusta, mentre ci sono soluzioni più semplici ed in grado di accontentare un po' tutti, come quello escogitato da Downlovers per quanto riguarda i file musicali.
Ma la tecnica è in continua evoluzione e i mercati sempre in movimento, perciò è ineluttabile che nell'era della condivisione e del mercato globale gli sforzi si concentrino sulle nuove possibilità invece che nel rafforzamento di trincee ormai del tutto inutili.
Dopo i primi timidi tentativi di alcuni editori indipendenti, ora anche i big cominciano a fiutare l'affare in un mercato discografico che non è affatto penalizzato dall'abusivismo, come amerebbero far credere quelli che continuano puntare sulla lotta anticopia.
Dopo circa sei mesi di prova sul campo e oltre centomila utenti registrati, si può infatti affermare che Downlovers, sito nato per iniziativa di Kiver e It's Cool, ha sfondato; e forse si trattava solo di una porta aperta e bastava spingere un poco per entrare, anche se è cosa che evidentemente sfuggiva alla comprensione di quanti preferivano restare ancorati nell'immobile e sin qui abbastanza pescosa laguna del passato.
Il funzionamento è semplicissimo, occorre solo registrarsi al sito e poi eseguire il login per poter iniziare a scaricare immediatamente; il download è tuttavia accompagnato per una trentina di secondi da un inserto pubblicitario sotto forma di banner, video o altro spot; e dicendo accompagnato vuol proprio dire che lo scaricamento non si interrompe durante la visione dell'inserto me continua tranquillamente.
Se una pecca si vuole trovare, consiste nel fatto che i brani sono scaricabili in formato Windows Media Audio, cioè nel formato proprietario della Real Casa e continuano perciò ad essere formalmente soggetti a DRM; cosa che a molti è di per sé antipatica in via di principio, indipendentemente dal fatto che ci va un attimo ad aggiornare la licenza di Media Player, procedura richiesta restando online solo la prima volta che si scarica un brano.
Non ci sono poi difficoltà nel salvare e riascoltare il brano scaricato. Qualsiasi browser permette il collegamento al sito, peccato che almeno per ora restino esclusi dall'utilizzo tutti coloro che non possono o vogliono usare il player di Microsoft; ma la prima pietra è stata posta e probabilmente sarà la base di solide fondamenta per un futuro sempre più aperto alla cultura e alle infinite risorse del web.
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