Il Ceo di Ubuntu: "Non lo facciamo per soldi"

Canonical continua a registrare perdite, ma per Shuttleworth i soldi si fanno vendendo servizi, non licenze. Microsoft stia attenta.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 28-10-2008]

Mark Shuttleworth Ubuntu 8.10 Canonical perdite

Mentre la data di rilascio di Ubuntu 8.10 si avvicina, il Ceo di Canonical, Mark Shuttleworth, spiega al mondo perché mai continui a finanziare personalmente una società che finora non ha prodotto un solo centesimo di utili.

L'azienda dietro alla "distribuzione per esseri umani", infatti, è costantemente in perdita, ma a Shuttleworth va bene così: "lo considero un buon investimento". Secondo il suo fondatore, Ubuntu dovrebbe iniziare a generare utili entro un paio d'anni, ma potrebbe anche metterci di più.

Se anche gli anni diventassero tre, o cinque, non ci sarebbe alcun problema: Shuttleworth non ha alcuna intenzione di chiudere i rubinetti almeno finché Ubuntu non sarà in grado di camminare sulle proprie gambe.

In realtà non è che proprio non ci siano entrate: solo, le spese e gli investimenti sono maggiori. E questo è voluto: il progetto non vuole lucrare sulle distribuzioni desktop, ma conta di guadagnare dalla fornitura di servizi e dal supporto.

Già ora questa attività permette di incamerare "diversi milioni di dollari" ogni anno. Ancora insufficienti, certo, ma a quanto pare destinati a crescere.

Canonical non ha poi idea di quante siano le installazioni di Ubuntu esistenti, perché nel rispetto della privacy degli utenti ha preferito non installare alcun tool che misuri questo dato.

Né ciò è importante: Shuttleworth è convinto che in realtà nessuno possa seriamente pensare di guadagnare dei soldi vendendo versioni desktop di Linux; l'unica possibilità è nella fornitura di servizi.

"È il cuore della nostra filosofia non fare soldi sui desktop" ha concluso l'amministratore delegato di Canonical, il quale è convinto che tutti, compresa Microsoft, dovranno presto o tardi abbandonare il modello attuale, basato sulla vendita di licenze, per passare alla vendita dei servizi.

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Commenti all'articolo (ultimi 5 di 9)

secondo me il giusto sta sempre in mezzo. come non si può vivere solo di licensing, credo non si possa neanche vivere di open source puro, se vogliamo dirla tutta. parliamoci chiaro: è normale che un'azienda abbia remore ad utilizzare un ERP aperto e manipolabile da chiunque piuttosto che affidarsi al software proprietario di qualcuno... Leggi tutto
25-11-2008 13:40

Fallimento del free software? :shock: Non c'è nulla in tutto il discorso di Mark Shuttleworth che faccia presumere una cosa simile. In ogni caso, nella più catastrofica delle previsioni, potrebbe fallire la Canonical... potrebbe non esserci una ulteriore distribuzione di Ubuntu, ma Ubuntu è solo una delle innumerevoli distribuzioni... Leggi tutto
31-10-2008 21:43

Io sono FERMAMENTE convinto che si possa campare con la sola assistenza.
31-10-2008 18:29

Red Hat e Suse campano da anni però, e visto che esistono versioni gratuite dei loro SO, cioè Fedora e openSuse, il loro guadagno deriva dai servizi che danno. Leggi tutto
29-10-2008 10:19

:lol: Leggi tutto
29-10-2008 10:05

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