Trionfano l'astensionismo e Antonio Di Pietro, tra inchieste giudiziarie a valanga che colpiscono destra e sinistra. Ma il prossimo anno sarà soprattutto quello dell'ex comico, blogger e politico genovese. [SONDAGGIO]
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 18-12-2008]
Qualcuno aveva già dato per spacciato Beppe Grillo: il mancato raggiungimento del quorum delle 500.000 firme (ratificato dalla Cassazione poche settimane fa) per i referendum grilliani contro la "casta" è stato giudicato come un test di scarsa incisività politica del blogger di cui si è tanto parlato fuori e in Rete nel 2008 che si chiude.
Eppure, l'Italia non è mai stata così grilliana: l'invito di Grillo a non andare a votare è stato preso alla lettera da più del 40% degli elettori delle regionali in Abruzzo, dopo l'arresto del locale presidente regionale, soprattutto da parte degli elettori del centrosinistra e di quelli che sono andati a votare.
Una quota importante ha votato per Di Pietro da sempre molto vicino per le sue posizioni giustizialiste a Grillo. Nel frattempo un'Apocalisse giudiziaria travolge il Pd, ma non lascia immune nemmeno il centrodestra, spesso apparentato con il centrosinistra nella gestione di affari poco chiari, come a Napoli.
La crisi economica, basata sul crollo dei titoli spazzatura, di cui il caso Parmalat è stato il prototipo, colpisce il lavoro e la vita di milioni di italiani. E colpisce di più e peggio che nelle stesse visioni profetiche di Grillo, accusate dai più di essere esagerate, eccessive, irragionevoli, demagogiche e antimoderne, e invece purtroppo ora lontane dalla realtà per difetto.
Il 2008 sarà invece ricordato come l'anno di Obama, un politico quarantaseienne di colore, quasi sconosciuto ai più, che è diventato l'uomo più importante del mondo, grazie a un milione e mezzo di volontari reclutati via Internet, mentre raccoglieva centinaia di milioni di dollari grazie al web, con tanti piccoli oboli.
L'Italia come diffusione e impatto sulla società della Rete è ben lontana dagli USA. Ma la crisi dei soggetti collettivi, politici e sociali tradizionali è così forte che un outsider come Grillo (che finora non ha fallito un'apocalittica previsione sul futuro della società italiana) non potrà che avere una formidabile occasione per accrescere il suo prestigio e la sua influenza.
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