Napster inciampa ma non cade

Un milione di utenti banditi, due milioni di titoli eliminati dal catalogo di Napster. Suonano come colpi mortali, eppure il sistema di scambio gratuito di musica via Internet è ancora in piedi. Cerchiamo di capire come è possibile.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 13-03-2001]

Nel tentativo di salvarsi dalla chiusura totale a seguito della causa intentata dalle grandi case discografiche, Napster ha attivato un filtro che dovrebbe bloccare lo scambio dei brani musicali dei quali i discografici vietano la riproduzione: in pratica, quasi tutta la musica in vendita nei negozi.

Funziona? In effetti artisti come i Beatles, i Metallica e Jimi Hendrix sembrano essere quasi spariti da Napster. In realtà ci vuole poco per farli ricomparire: siccome il filtro si basa sui titoli dei brani e sui nomi degli artisti, per eluderlo basta alterarli leggermente.

Ad esempio, il filtro blocca qualsiasi file MP3 il cui nome contiene la parola "Beatles" (anche se il file è una registrazione del vostro cane che abbaia), ma ignora "Bitols" e storpiature analoghe.

L'importante, ovviamente, è che tutti gli utenti di Napster si mettano d'accordo e usino un metodo standard per alterare i nomi dei brani. Già fatto: presso http://www.timwilson.org/ basta immettere nome del'artista e titolo del brano per ottenerne una "traduzione" automatica standardizzata. Rinominando in questo modo i vostri brani MP3 (compreso il tag ID3) potete continuare a offrirli tramite Napster. Cosa ancor più interessante, potete usare questa traduzione per cercare il brano corrispondente su Napster. Tutto questo, naturalmente, in barba al filtro.

L'unico problema è che al momento il sito Timwilson.org è comprensibilmente intasatissimo di richieste, per cui non è facile accedervi. Se non ci riuscite, usate le aree di "chat" di Napster per chiedere notizie su questo e altri metodi di rinominazione, oppure consolatevi con gli artisti meno famosi, per i quali Napster funziona come prima, senza richiedere alterazioni dei nomi.

Resta da vedere quanto durerà questa situazione. Se anche il filtro attivato volontariamente da Napster non blocca lo scambio di musica come chiesto dalle case discografiche, il tribunale americano potrebbe non avere scelta e ordinare lo spegnimento totale di Napster. Niente panico: sono già pronti i suoi successori Gnutella, Aimster e Freenet.

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Paolo Attivissimo

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