Per la prima volta l'amministrazione Usa si pone il problema del cellulare per il neo presidente Barack Obama. I rischi di un telefonino "normale" e le possibili soluzioni.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 15-01-2009]
Tra pochi giorni Barack Obama si insiederà ufficialmente nello studio ovale. E per la prima volta, esempio del mutare dei tempi, porrà ufficialmente il problema delle comunicazioni personali tramite un device mobile.
Se Bill Clinton non fece pressoché uso dell'email durante i suoi mandati, e Gorge W. Bush vi rinunciò per non rendere note le sue comunicazioni personali a tutto l'apparato di sicurezza, durante la trascorsa campagna elettorale il neo presidente eletto è stato più volte visto utilizzare uno smartphone.
Ma appare evidente che da presidente non potrà certo utilizzare un normale device di quelli in commercio per ovvie esigenze di sicurezza: il Gps integrato potrebbe rivelare dove si trovi il presidente, salvo pensare a modificare artificialmente e in continuazione la reale posizione.
Esistono già, naturalmente, dei prodotti sicuri e certificati dalla National Security Agency, come ad esempio il Sectera Edge della General Dynamics, uno smartphone dal costo presidenziale di 3350 dollari che nell'aspetto ricorda molto un Palm Treo con un piccolo display Lcd aggiuntivo sotto la tastiera.
Pensato per comunicare in modo top secret, è in grado di gestire documenti e traffico email su linee governative protette e di funzionare su pressoché ogni rete e in ogni condizione ambientale.
Il device monta una versione di Windows Mobile per cui è logico aspettarsi che la NSA abbia trovato il modo di mettere in sicurezza il browser e le altre applicazioni di casa Microsoft, aggirando i potenziali rischi derivanti dalle falle via via scoperte.
Perché Obama voglia così fortemente uno smartphone lo spiega lui stesso durante un'intervista esclusiva rilasciata alla CNBC: "I don't know that I'll win, but I'm still--I'm still fighting it. And--but here's the point I was making, I guess, is that it's not just the flow of information. I mean, I can get somebody to print out clips for me, and I can read newspapers. What it has to do with is having mechanisms where you are interacting with people who are outside of the White House in a meaningful way. And I've got to look for every opportunity to do that--ways that aren't scripted, ways that aren't controlled, ways where, you know, people aren't just complimenting you or standing up when you enter into a room, ways of staying grounded. And if I can manage that over the next four years, I think that will help me serve the American people better because I'm going to be hearing their voices. They're not going to be muffled as a consequence of me being in the White House".
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