La multa col trojan

Se trovate sul parabrezza una multa per divieto di sosta che vi invita a verificare online foto e targa, attenti al virus.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 05-02-2009]

Multa trojan Vundo North Dakota Grand Forks

Una volta i creatori di virus stavano seduti comodamente al computer e sfruttavano Internet per inviare i propri malware. Adesso, vuoi per la concorrenza, vuoi perché gli utenti si son fatti furbi, le strategie sono cambiate.

I criminali informatici di Grand Forks (Usa) hanno ideato un sistema originale per convincere le loro vittime a visitare il loro sito e farsi infettare: anziché usare una mail, meglio una multa sul parabrezza.

In realtà, naturalmente, la multa è falsa. Il foglietto che alcuni hanno trovato tornando all'auto ha però tutta l'apparenza di una contravvenzione per divieto di sosta e fornisce l'indirizzo di un sito dal quale scaricare le foto che provano il misfatto.

Chi decidesse di seguire le indicazioni troverebbe le istruzioni per scaricare una toolbar chiamata PictureSearchToolbar.exe che, installata, infetterebbe il Pc della vittima con il trojan che Symantec e McAfee chiamano Vundo e Kaspersky Monder.

Vundo, a sua volta, farebbe apparire una finestra d'informazioni che indica la presenza di malware (e, in effetti, starebbe dicendo la verità) e poi convincerebbe l'utente a installare un falso antivirus, che naturalmente sarebbe un malware.

Inviare milioni di e-mail di phishing porta un guadagno al mittente, ma che gli eventuali profitti di un'infezione da Vundo possano ripagare la fatica e il tempo perso per la consegna manuale delle false contravvenzioni è davvero incredibile.

Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con Zeus News ti consigliamo di iscriverti alla Newsletter gratuita. Inoltre puoi consigliare l'articolo utilizzando uno dei pulsanti qui sotto, inserire un commento (anche anonimo) o segnalare un refuso.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Commenti all'articolo (5)

E' questione di fetore Leggi tutto
8-2-2009 16:57

è quel che mi chiedo pure io.... Leggi tutto
6-2-2009 02:54

già, cosa ci guadagnano? :-k
5-2-2009 23:36

magari avessi quel macchinone...... :sbav:
5-2-2009 17:12

LOL :lol: Sono geniali,però potrebbero usare la loro intelligenza per fare qualcosa di più utile. Leggi tutto
5-2-2009 16:51

La liberta' di parola e' un diritto inviolabile, ma nei forum di Zeus News vige un regolamento che impone delle restrizioni e che l'utente e' tenuto a rispettare. I moderatori si riservano il diritto di cancellare o modificare i commenti inseriti dagli utenti, senza dover fornire giustificazione alcuna. Gli utenti non registrati al forum inoltre sono sottoposti a moderazione preventiva. La responsabilita' dei commenti ricade esclusivamente sui rispettivi autori. I principali consigli: rimani sempre in argomento; evita commenti offensivi, volgari, violenti o che inneggiano all'illegalita'; non inserire dati personali, link inutili o spam in generale.
E' VIETATA la riproduzione dei testi e delle immagini senza l'espressa autorizzazione scritta di Zeus News. Tutti i marchi e i marchi registrati citati sono di proprietà delle rispettive società. Informativa sulla privacy. I tuoi suggerimenti sono di vitale importanza per Zeus News. Contatta la redazione e contribuisci anche tu a migliorare il sito: pubblicheremo sui forum le lettere piu' interessanti.
Sondaggio
Fidanzati sospettosi o inguaribili diffidenti, qual è la vostra arma preferita tra quelle che Facebook mette a disposizione di voi gelosoni per controllare il vostro partner?
I cuoricini in bacheca: un segno per far sentire sempre e dovunque la propria presenza, nonché un espediente per marcare il territorio del partner.
L'applicazione "Chi ti segue di più?": bisogna convincere il partner a usare questa applicazione (apparentemente innocua) per scovare eventuali vittime da annotare sulla propria black list.
Facebook Places: permette di taggare compulsivamente il partner e rendere noto al mondo intero il fatto che lei e il suo lui si trovano sempre insieme.
L'auto tag nelle foto: indispensabile strumento per essere certi di ricevere notifiche qualora un'altra persona osasse commentare o piazzare "Mi piace" alle foto del/della partner.
I commenti minatori: il simpatico approccio ossessivo-compulsivo verso chi tagga il partner o ne invade la bacheca. Di solito consiste in un discreto: "Che bello il MIO amore!"
Il profilo Facebook in comune: un unico profilo scoraggia anche il più audace dei rivali dal tentare un approccio.
La password nota al partner: Della serie: "Amore, se non mi nascondi niente allora posso avere la tua password?". Nessun messaggio di posta, commento o notifica è al sicuro.
Il tasto "Rimuovi dagli amici": una volta in possesso della password del partner, qualsiasi rivale dalla foto profilo provocante o la cui identità è sconosciuta verrà subito rimosso dagli amici.
La trappola: spacciandosi per il partner (password nota), si inizia a contattare i presunti rivali e testare le loro intenzioni con domande e allusioni per far cadere in trappola anche i più astuti.
Il Mi piace minatorio: post, foto, tag, nuove amicizie sono regolarmente marchiati da un Mi piace del partner. Dietro una parvenza di apprezzamento, dimostrano quanto in realtà NON piaccia l'elemento.

Mostra i risultati (437 voti)
Settembre 2025
Poste Italiane, i dati di un milione di utenti nel dark web. L'azienda: "Non ci hanno attaccati"
Windows 11, lo speed test si integra nella barra: misura velocità di up/download e latenze
ISEE, titoli di studio e certificati arrivano su IT Wallet. Il portafoglio digitale si espande
Microsoft contro ValueLicensing: fine delle licenze di Windows e Office a prezzi stracciati?
Il web aperto è ufficialmente in crisi: lo ammette pure Google. La colpa è anche della IA
Intelligenza artificiale per le automobili, licenziati 54 ricercatori a Torino
Dolcificanti a zero calorie e declino cognitivo: una ricerca brasiliana scopre un preoccupante legame
WinToUSB trasforma una chiavetta USB in un sistema Windows perfettamente funzionante
Meta accede a tutto il rullino fotografico senza permesso. Ma disattivare si può: ecco come
Agosto 2025
Google, stop all'obbligo di usare Gmail per gli account Android
Browser IA, l'allarme di Malwarebytes: ingannare gli assistenti e rubare dati è fin troppo semplice
Lo script che estende gli aggiornamenti di sicurezza di Windows 10 anche senza account Microsoft
La Danimarca saluta la posta cartacea: la consegna delle lettere terminerà alla fine dell'anno
PayPal, allarme sicurezza: i dati di 15,8 milioni di account in vendita sul dark web
Volkswagen, microtransazioni nelle auto: per utilizzare tutti i cavalli bisogna abbonarsi
Tutti gli Arretrati
Accadde oggi - 19 settembre


web metrics