Più le adolescenti parlano dei loro problemi sui social network, più ne divengono ossessionate e marciano dritte verso la depressione.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 06-02-2009]
I ricercatori della Stony Brook University hanno radunato un campione composto da 83 ragazze tredicenni di cui hanno esaminato le vite: la scuola, la famiglia, gli amici, le relazioni, gli stati d'animo. Poi, dopo un anno, le hanno incontrate di nuovo e hanno tratto le loro conclusioni.
"Oggigiorno c'è una gran quantità di tecnologie di comunicazioni a disposizione degli adolescenti, che permette loro di parlare continuamente delle stesse difficoltà emotive" ha spiegato la professoressa Joanne Davila, e questo è male (almeno così dice).
Quanto più le ragazze discutono online dei loro problemi emotivi, relazionali, romantici, tanto più sarebbero soggette alla depressione.
"I genitori devono rendersi conto di ciò e porre un limite alle discussioni" raccomanda la professoressa Davila.
A leggere la ricerca, viene da chiedersi se ai ricercatori non sia mai venuto in mente che da sempre le ragazze parlano, e molto, con o senza Facebook. Che parlano proprio delle loro "difficoltà emotive" le une con le altre a scuola, a casa, nei bar, dovunque. Non hanno cominciato solo ora che esistono i social network.
E poi, 83 ragazzine sembrano un campione un po' troppo ridotto per poter trarre delle conclusioni generali e diffondere la paura tra i genitori, che spesso non hanno nemmeno ben chiaro che cosa sia Facebook.
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