Per favore, non allegarmi gli auguri

Dilaga la moda degli allegati chilometrici, una vera sciagura anche quando non sono portatori di virus...



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 15-12-2001]

E' Natale, tutti siamo "più buoni" (o ci sentiamo tali), tutti desideriamo rivolgere un augurio di cuore a chi ci è caro. Cosa potrebbe essere meglio di una bella email per coniugare il sentimento che scalda il nostro cuore con la tecnologia che riempie le nostre notti insonni?

Ma certo: una email con tanto di allegato audio-video-multimediale! Pochi clic sono sufficienti per inviare in un attimo un augurio originale di qui in capo al mondo ad un numero imprecisato di destinatari.

Adesso cerchiamo di placare l'entusiasmo e facciamo due conti.

Un documento Power Point (pare vada per la maggiore, di questi giorni) con qualche animazione o qualche scritta a caratteri cubitali in un font grazioso significa suppergiù 2 megabyte. Che, a casa mia (il mio modem è un preistorico "33.6"), fanno un buon quarto d'ora di download, quando va bene.

Oltretutto, l'effetto "catena di Sant'Antonio" è praticamente assicurato: la probabilità che l'augurio mi sia inviato almeno da tre o quattro persone non è poi così remota.... Totale un'ora.

Per non dire della povera fine che tocca all'originalità.

Se al tutto aggiungiamo che il mio computer è "Wintel free" (e ne vado orgoglioso), non è neppure detto che l'augurio di cui sopra io riesca effettivamente ad "aprirlo". Cioè, molto probabilmente sì, ma a quel punto me ne sarà passata la voglia.

Auguri a parte, ho ricevuto 6 copie del primo cartoon di "Gino 'o Talibano" (alzi la mano chi non ne ha ricevuta almeno una: tutti immobili?), ne ho ricevute solo 4 del secondo, quello con la figlia di Osama che balla la danza del ventre. Peraltro reperibilissimi entrambi sul sito dell'autore. Pietà!

Oltretutto, è facile immaginare le conseguenze del dilagare dei super messaggi: centinaia di megabyte (bastano 50 persone), forse gigabyte (ne bastano 500: quanti utenti ha Internet oggi?) di roba inutile che se ne viaggiano allegramente avanti e indietro per la rete, intasano le nostre caselle di posta e i dischi dei provider, strozzano i router, i backbone e i doppini telefonici, che già di per sè ci vanno così stretti.

In effetti, non era poi così male la mania, tanto in voga qualche anno fa, di inviare cartoline virtuali: si visitava uno dei molteplici siti attrezzati allo scopo, si sceglieva un'immagine, la si personalizzava con un messaggio a piacere e si cliccava su "invia". Il destinatario riceveva un invito a visitare il sito e una password per poter accedere alla cartolina a lui riservata.

Parsimonioso, ottimizzato, efficace. Bei vecchi tempi andati...

Bene. Con questo, sono certo di avere risolto il problema, almeno per quel che mi riguarda: credo proprio di essermi reso odioso quel tanto che basta per non rischiare più di ricevere auguri da chicchessia.

Ma se ancora non mi detestate, bastano due righe, anzi, due parole: buon Natale. Mi raccomando, in formato testo puro, niente HTML, niente grassetti, corsivi, sottolineati: non aggiungono nulla al pensiero e non sempre sono portabili. Solo "buon Natale": e ci sarà sempre per voi, nel mio cuore, un posticino riconoscente.

I miei migliori (senza ironia, credetemi) auguri di buon Natale e felice 2002 a tutti!

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