Download illegali o semplicemente "sospetti"? Tre avvisi e poi la disconnessione da Internet.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 06-04-2009]
Votata dopo 40 ore di dibattito per alzata di mano da appena una quindicina di deputati presenti e contraria la sinistra e i verdi, è passata per l'appoggio dei Popolari e l'astensione dei centristi.
La legge Création et Internet, definita dagli oppositori una "camera a gas repressiva e retrograda" è stata approvata dopo appena tre anni dall'entrata in vigore della legge DADVSI, pensata per mettere a freno la pirateria e il download illegale di software protetto dal diritto d'autore.
Di innovativo, le nuove disposizioni volute fortemente dal presidente Sarkozy e strenuamente difese - forse non senza interessi personali - da Christine Albanel, ministro della cultura, hanno uno stravolgimento completo del principio della separazione dei poteri, eredità dell'Illuminismo al mondo intero.
Per scavalcare l'ovvia contestazione che un terzo potrebbe procedere a scaricare illegalmente dal computer di un abbonato inconsapevole, la legge prevede avvisi e diffide, di modo che la linea telefonica possa essere messa tempestivamente in sicurezza; presumibilmente - nel silenzio della norma - a cura e spese del privato.
Perdurando l'illegalità, l'abbonamento verrà sospeso: inizialmente per un periodo non inferiore a due mesi, elevabile sino ad un anno in caso di nuove infrazioni. Novità dell'ultima ora è che l'abbonato privato del collegamento al web godrebbe di una sospensione dei relativi costi e usufruirebbe delle altre risorse dell'internet, quali ad esempio Tv ed email.
La soluzione presuppone almeno una rivisitazione dell'offerta di collegamento spalmando la spesa su una diversificazione delle tariffe, il che porterà probabilmente ad una levitazione del costo di connessione, anche perché i deputati hanno votato la norma che prevede il filtraggio dei contenuti che danneggino il diritto d'autore.
E' appena il caso di sottolineare che il modello legislativo dei "tre schiaffi", che la Francia auspica di esportare ovunque nonostante le perplessità già sollevate in sede comunitaria, per la sua farraginosità e gl'infiniti problemi pratici e potenziali che solleva è già stata rigettata da paesi a democrazia avanzata quali Inghilterra, Nuova Zelanda e Germania.
Anche in Francia del resto molte voci si sono levate, per un motivo o per l'altro, contro la "Creation et Internet": a iniziare dai produttori e distributori di software libero quali Alterway, Mandriva, Mozilla Europe, Open Wide, Solinux, Smile, StarXpert e Process One, per finire con la ribellione di diversi blog e siti internet, che la definiscono "inaccettabile, discriminatoria, inutile e sorpassata, inapplicabile e liberticida".
Gravemente sospettata di incostituzionalità anche perché da ultimo si è stabilito che pagando un'ammenda il contravventore potrebbe ridurre a un solo mese il proprio black-out, il testo di legge dovrà essere emendato da una Commissione mista parlamentare per l'armonizzazione delle modifiche introdotte dai rami delle due camere legislative, prima della ripresentazione ai deputati per la definitiva approvazione.
Seguirà la promulgazione da parte del Presidente della Repubblica e l'entrata in funzione della prima storica repressione della libertà dell'Internet, salvo l'esito del ricorso alla Corte costituzionale preannunciato da alcuni deputati dell'opposizione.
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