Accusata di abuso di posizione dominante, l'azienda di Santa Clara rischia una supermulta pari al 10% del proprio fatturato.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 12-05-2009]
È attesa per questa settimana - forse già domani, mercoledì 13 maggio - la decisione della Commissione Europea su Intel, accusata di concorrenza sleale in un caso che si trascina fin dal 2000.
Intel avrebbe abusato della propria posizione dominante nel mercato dei processori per computer, stringendo accordi riservati con i vari produttori di Pc e offrendo loro "ricompense" per limitare la presenza di Amd.
Secondo alcuni Intel si sarebbe persino sentita in diritto di stabilire le quote massime che i singoli produttori avrebbero dovuto concedere alla rivale: il 20% per Nec, per esempio, e solo il 10% per Dell, Lenovo e Hp.
Intel stabilirebbe così un nuovo record per quanto riguarda le multe inflitte dall'antitrust europeo dovendo pagare qualcosa come 2,78 miliardi di euro, ben più della maxisanzione inflitta a Microsoft, ferma a soli 899 milioni di euro.
In aggiunta alla sanzione, ovviamente la Commissione imporrà a Intel di modificare il sistema di accordi che la legano ai produttori, ai quali avrebbe fornito componenti sottocosto o vere e proprie bustarelle fatte passare per campagne di marketing, sempre al fine di mantenere la posizione dominante eliminando la concorrenza.
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