Una donna di Monza verrà processata per istigazione all'odio razziale.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 31-07-2014]
Tante volte abbiamo visto su Facebook dei post un po' idioti e di cattivo gusto che incitavano l'Etna o il Vesuvio a fare piazza pulita di catanesi e napoletani con qualche spettacolare eruzione.
Spesso questi post ricevono molti, troppi Like e vengono condivisi, ma suscitano anche reazioni sdegnate da parte di tanti e non solo meridionali.
Ora uno di questi "Forza Vesuvio" procurerà all'autore un processo penale vero e proprio. L'augurio che una catastrofe naturale distrugga la città di Napoli è stata giudicato dal Pm di Monza un'istigazione all'odio razziale ed etnico; la donna monzese che lo ha scritto è stata rinviata a giudizio.
Tutto questo avviene in nome della legge Mancino che punisce l'odio razziale: è una legge che la Lega Nord vuole abrogare, con un referendum per cui ha raccolto le firme negli ultimi mesi, grazie anche all'appoggio di formazioni politiche di estrema destra. La legge Mancino punisce infatti anche l'apologia di fascismo, di nazismo e l'antisemitismo.
Finora la legge si era applicata solo per le frasi scritte sporcando i muri e per articoli di giornale, ma mai per qualcosa scritto su Facebook.
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Dopo le partite di calcio sospese per cori che gridavano "Forza Vesuvio" e gli striscioni rimossi per lo stesso motivo, ora avremo multe e arresti per post su Facebook?
E quante sarebbero le persone che rimangono impunite, continuando ad avere sulla propria bacheca appelli analoghi?
Probabilmente il pubblico ministero monzese vuole creare un precedente e avere una sentenza esemplare.
Ma questi slogan, disumani e anticristiani, non si qualificano già da soli? Non testimoniano già della pochezza di argomenti di queste persone, senza bisogno di una sanzione penale attraverso un costoso processo?
Per fortuna il Vesuvio fa quello che vuole e nessuno lo domina: i processi forse ci vorrebbero per cose più serie.
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