Da Virgin Galactic a Alliant, aumentano le aziende che offrono voli privati nello spazio. E nel 2023 inizierà la colonizzazione di Marte.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 30-06-2012]
Sarà forse per il successo della capsula Dragon di SpaceX, o forse per il fatto che con l'abbandono del programma Shuttle sembra che tutto sia cambiato per quanto riguarda la corsa allo spazio, ma i tempi paiono ormai maturi per l'ingresso dei privati nel settore dei viaggi spaziali.
Sono sempre più numerose le alternative alle spedizioni realizzate dai vari enti statali, e in qualche caso sono anche più ambiziose.
La prima citazione spetta probabilmente di diritto all'iniziativa prettamente turistica di Virgin Galactic, che ha già un folto gruppo di 500 persone ansiose di partire per il cosmo.
Il prezzo non è certo economico - il biglietto costa 200.000 dollari, compresi i 20.000 dollari di cauzione - ma il numero di adesioni raccolte dimostra che un viaggio pur breve (durerà circa due ore e mezza) nello spazio è nei sogni di molti.
Insieme a sir Richard Branson, fondatore di Virgin, ci sono personaggi famosi e illustri sconosciuti (ma dotati della somma necessaria); il più anziano aspirante turista spaziale è un uomo giapponese di 80 anni.
L'idea di trovare alternative agli ormai pensionati Shuttle e alle tuttora in servizio capsule Soyuz può prendere vie diverse: ecco quindi che anche Kickstarter, la nota piattaforma che permette di proporre un progetto e raccogliere fondi, può diventare un buon mezzo per lanciare un'idea innovativa.
Ecco così che Hermes, il progetto per la costruzione di una navetta spaziale suborbitale riutilizzabile, è riuscito a raccogliere i 20.000 dollari necessari per passare al prossimo stadio dello sviluppo.
In parallelo procedono gli sforzi della Alliant Techsystems per realizzare un razzo privato, chiamato Liberty, che sia in grado di trasportare un equipaggio di sette persone.
La Alliant è una delle maggiori aziende aerospaziali americane e mira a fornire alla NASA un sistema per raggiungere la Stazione Spaziale Internazionale senza dover dipendere dalle apparecchiature russe.
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Nonostante Liberty abbia di recente perso i finanziamenti statali, la Alliant ha deciso di portare avanti il progetto e di continuare la collaborazione con l'agenzia spaziale americana, per realizzare un sistema che sia utilizzabile anche per portare i turisti nello spazio.
L'inizio dei test di Liberty è fissato per il 2014, mentre la prima missione con equipaggio umano dovrebbe prendere il via nel 2015; l'utilizzo vero e proprio da parte della NASA e degli altri potenziali clienti di ATK è previsto per il 2016.
L'obiettivo più ambizioso è tuttavia sicuramente quello fissato dall'olandese Mars One: iniziare la colonizzazione su Marte a partire dal 2023.
L'idea è di trasformare la conquista del pianeta rosso in un reality show e, in questo modo, attrarre gli sponsor che permetteranno la realizzazione dell'impresa stessa. L'articolo continua dopo il video.
Il progetto ha già una tabella di marcia ben precisa, che prenderà il via nel 2013 con l'inizio dell'addestramento dei primi quattro astronauti/coloni che dovranno partire 10 anni dopo. Per costoro non ci sarà possibilità di ritorno: l'idea è di costruire un insediamento stabile la cui popolazione aumenti gradualmente (è previsto l'invio di un nuovo equipaggio ogni due anni).
Tra il 2013 e il 2022 saranno lanciate le attrezzature e le risorse (come cibo e rifornimenti) che atterreranno automaticamente su Marte e aspetteranno l'arrivo degli astronauti, la cui partenza è già fissata per il 14 settembre 2022 (per giungere a destinazione l'anno successivo).
Mars One ha predisposto una pagina contenente una lunga serie di FAQ per rispondere a tutte le domande.
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