Grazie a un artista francese file scaricati via BitTorrent da The Pirate Bay si trasformano in un'installazione artistica.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 28-05-2013]
Forse non tutti lo sanno, ma l'uso di BitTorrent, in linea di massima, è tutt'altro che un'attività privata.
I dati pubblici che si possono intercettare in Rete sono apprezzatissimi dalle società che si occupano di lotta alle violazioni del copyright, ma possono anche trasformarsi in qualcosa di più creativo.
L'artista Nicolas Maigret e lo sviluppatore software Brendan Howell hanno deciso di creare un sistema di sorveglianza del traffico BitTorrent e trasformarlo in un'installazione artistica, attualmente in mostra al Sight + Sound Festival, in Canada, e che prende il nome di The Pirate Cinema.
Alla base dell'installazione ci sono i 100 torrent più scaricati da The Pirate Bay, mentre il "lato pubblico" è costituito da una stanza in cui vi sono tre maxischermi e diversi computer.
«Un aspetto dell'idea» - spiega l'artista - «è il riutilizzo dei sistemi di sorveglianza usati dalle aziende, dagli ISP e dai governi, per un altro scopo».
«D'altra parte» - continua Maigret - «l'idea era anche di mostrare l'attività delle persone su larga scala, e catturare l'attività viva delle comunità coinvolte nelle attività di condivisione».
Il risultato è un'installazione che può funzionare in due modi.Il primo scarica i torrent più popolari da The Pirate Bay e ne mostra frammenti sullo schermo; ogni pochi minuti la lista dei file scaricati viene aggiornata, modificando l'apparenza dell'installazione.
Il secondo modo si affida invece a file (musica, film) selezionati da chi gestisce l'installazione: in pratica i contenuti sono come degli "strumenti" musicali che vengono "suonati" per dare vita a una performance tematica.
Dato che il download tramite BitTorrent non avviene in maniera lineare, la "linea temporale" dei video scaricati viene alterata: in pratica le varie scene - o sarebbe meglio dire "frammenti" - si susseguono in una sequenza che non è quella originale.
A tutto ciò si aggiunge la capacità, da parte di The Pirate Cinema, di visualizzare gli indirizzi IP della sorgente e della destinazione del file in download e attualmente mostrato a video, «rivelando parte del potenziale di questa architettura tecnica peer to peer».
«Lo consideriamo una specie di gioco» spiega Maigret. «Sin dall'inizio abbiamo studiato le modalità del sistema affinché possa essere presentabile indipendentemente dalle legislazioni dei diversi Paesi. Per esempio, usiamo una connessione cifrata verso la Svezia per rendere anonima ogni macchina adoperata nel progetto. I frammenti dei file sono codificati e restano solo temporaneamente sulle nostre macchine».
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