Facebook, una task force per combattere le notizie false

Un apposito team indipendente verificherà le bufale e le ''fake news''.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 18-12-2016]

facebook fake news

Negli ultimi tempi, Facebook s'è reso improvvisamente conto di essere popolato di bufale o, come dicono gli americani, di fake news, notizie false che però gli utenti ritengono vere e contribuiscono a diffondere.

Tra le cause di questo fenomeno ci sarebbe il licenziamento, avvenuto all'inizio dell'anno, dell'intero staff editoriale, che aveva il compito di controllare la veridicità delle notizie di tendenza e che è stato sostituito con degli algoritmi.

Evidentemente la sostituzione non è stata un gran successo, dato che le notizie fasulle hanno immediatamente iniziato a pullulare sul social network.

A ciò si aggiunga la vendita di spazi pubblicitari a scammer che li hanno utilizzati per pubblicare banner dall'aspetto di notizie reali. A questa pratica è stata ora posta fine, ma nei mesi passati ha fatto qualche danno.

Per cercare di riguadagnare credibilità, Facebook ha così deciso di istituire un nuovo servizio per il controllo della veridicità delle notizie tramite l'adozione di tutta una serie di strumenti.

Questi strumenti permettono a soggetti terzi e «indipendenti» di operare il fact-checking, ossia per l'appunto la verifica dei fatti raccontati nelle news che gli algoritmi o gli utenti indicano come bufale.

Questi «soggetti terzi» saranno esclusivamente gli aderenti all'International Fact-Checkers Network Code of Principles (IFCN), un'organizzazione non profit.

Nel mirino ci saranno in particolare quelle notizie che diventano virali «in modi sospetti», come per esempio rinviando a un URL ingannevole. Sotto controllo finiranno pure le notizie poco condivise, nella convinzione che se molti utenti non ritengono necessario diffondere un dato avvenimento è probabile che esso sia fasullo.

Facebook tiene però a precisare che in generale l'intera campagna sarà sostanzialmente una caccia alle bufale, ossia notizie false pubblicate da gente che ne conosce la falsità: se qualcuno invece pubblicherà una notizia inverosimile o falsa ma nella convinzione che sia vera - spiega Adam Mosseri, vicepresidente di Facebook - questa non sarà toccata.

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Dopo il controllo, una notizia considerata non vera verrà segnalata come «contestata» («disputed»), indicazione che resterà evidente anche a ogni condivisione.

Ognuno dei "controllori" «potrà contestare un articolo, inserire un link alla propria spiegazione e fornire maggior contesto su Facebook cosicché i singoli e la comunità possano decidere in autonomia se vogliano fidarsi dell'articolo o condividerlo» ha illustrato ancora Mosseri.

Tra gli aderenti alla IFCN ci soon ABC News, Associated Press, Snopes, Climate Feedback che d'ora in avanti fungeranno quindi da firewall per Facebook e si aspettano una gran mole di lavoro.

In tutto ciò, infatti, un dato è particolarmente evidente: che lo voglia oppure no, Facebook è per moltissime persone l'unica via per venire a conoscenza delle notizie.

Tanti utenti del social network non leggono i giornali, non seguono i telegiornali, non consultano nemmeno direttamente i siti di news, ma si affidano (a volte ciecamente) a ciò che Facebook propone loro.

facebook reporting a story as fake
L'interfaccia per segnalare le bufale
disputed story1
L'avviso che indica come contestata una news
sharing disputed story1
L'avviso che appare prima di condividere una news contestata

Ti invitiamo a leggere la pagina successiva di questo articolo:
La bufala dell'iniziativa antibufala di Facebook

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