Si contano le prime vittime di un attacco che non è ancora di massa ma può essere tentato da un malintenzionato senza troppe difficoltà. Alcuni utenti si sono viste sottrarre la posta e i domini che avevano registrato. Per il momento non si parla di patch.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 25-11-2008]
Un post sul blog Geek Condition ha rivelato un problema in Gmail che, sebbene non così facilmente sfruttabile, pone a rischio ogni casella di posta.
L'autore del post - che si fa chiamare Brandon - ha preferito non spiegare nel dettaglio come sfruttare la vulnerabilità, ma ha dato un'idea molto chiara del funzionamento. A essere coinvolti sono i filtri.
"Quando si crea un filtro, viene inviata una richiesta ai server di Google. La richiesta è fatta nella forma di una Url con molte variabili".
Ottenendo le variabili necessarie, un pirata informatico può creare filtri sugli account altrui senza che i legittimi proprietari lo vengano a sapere, e fare in modo - per esempio - che la loro posta venga dirottata al proprio indirizzo.
L'attaccante deve impossessarsi di due variabili chiave: ik, che è l'equivalente del nome utente (ottenibile con un'operazione "complessa ma possibile") e la variabile at, che può essere ottenuta semplicemente facendo visitare alla vittima una pagina contenente del codice malevolo al fine di sottrarre il cookie Gmail_At, che contiene le stesse informazioni della variabile at.
Per difendere i propri utenti, Google può far sì che la variabile at "scada" dopo ogni richiesta, e non dopo ogni sessione, mentre gli utenti stessi devono controllare i propri filtri e assicurarsi che non ci sia nulla di strano. Inoltre, l'estensione per Firefox NoScript permette loro di mettersi al riparo da questo attacco.
Questa tecnica non è solo teorica: è già stata usata per sottrarre alcuni domini registrati con GoDaddy ai legittimi proprietari. Come Brandon ricorda nel proprio post, la migliore strategia difensiva è la prudenza.
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