Google farà la spia per conto delle major

Il motore di ricerca fornirà i dati sulle ricerche di materiale pirata. Presto toccherà anche a Facebook.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 18-10-2010]

http://it.fotolia.com/partner/200460633

Accusata di aver sin qui tratto lauti profitti dalla tecnologia AdSense con le ricerche che puntano a materiale coperto da copyright, Google starebbe per accordarsi con le major.

Pare che sia stata invitata dai rappresentanti dei titolari dei diritti a rinunziare ad una parte dei profitti e a mettere a loro disposizione le ricerche indicizzate relativamente a file piratati.

In linea di principio, pare che il gigante di Mountain View non sia alieno dal mettere a disposizione i dati di cui dispone; il problema sarebbe soltanto il prezzo, visto che richiederebbe "solo" 5 dollari ogni 1000 ricerche, il che comporterebbe un introito di qualche milione di dollari ogni anno.

Inoltre, per non allarmare gli utenti e per non caricare troppo i server,Google vorrebbe limitare il numero effettivo delle ricerche mentre le major pretenderebbero di avere mano libera nello sfruttamento dei database, puntando sulla circostanza incontrovertibile che comunque andrebbero a contrastare un'attività illecita.

Il sospetto tuttavia è che la richiesta delle major altro non sia che un "cavallo di Troia" e che in effetti i signori dell'intrattenimento punterebbero al controllo del traffico su YouTube, di cui Google è proprietaria, e che dopo gli accordi con varie case cinematografiche e discografiche sta vantando un vero e proprio boom nelle richeste di materiale legale.

Il nodo della questione è che gli accordi con i detentori del copyright prevedono l'impossibilità di scaricare e distribuire il materiale protetto; e anche se Google si chiama fuori non essendo responsabile di quel che fanno i suoi utenti resta il fatto che il ripping, cioè la tecnica che trasforma un flusso in streaming in un file da conservare sul disco rigido, conta ormai a centinaia di migliaia i propri estimatori e affezionati utilizzatori.

La prova starebbe nell'analisi delle cifre: il download illegale in peer to peer tramite eMule e simili sarebbe in netto calo, mentre starebbero aumentando in numero esponenziale i siti che indicizzano i file che è possibile scaricare con programmi come BitTorrent ritenuti (a torto) meno intercettabili.

Altri ancora preferiscono connettersi direttamente a siti come Megaupload o Rapidshare sui quali, previa registrazione, è possibile trovare milioni di file piratati.

Non è finita qui: si sussurra in giro che le major stiano per contattare anche Facebook stia per essere contattato a causa dell'elevato numero di file, spesso protetti, che viene scambiato sul sito.

In attesa dell'estensione a livello planetario degli accordi dell'ACTA si leva per ora solitaria la voce del nostro Garante della privacy, il quale afferma che l'indirizzo IP è un dato sensibile e perciò protetto da qualsiasi divulgazione sinché un magistrato disponga motivatamente il contrario.

Si tratta però di una voce nel deserto, destinata a essere soffocata tra breve poiché si obietta che l'indirizzo IP non è quello di una persona ma di una macchina, impersonale per definizione.

Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con Zeus News ti consigliamo di iscriverti alla Newsletter gratuita. Inoltre puoi consigliare l'articolo utilizzando uno dei pulsanti qui sotto, inserire un commento (anche anonimo) o segnalare un refuso.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Commenti all'articolo (ultimi 5 di 11)

Se voglio scaricare un file pirata non mi rivolgo certo a google, esistono centinaia di motori di ricerca per torrent migliori di google.
19-10-2010 22:08

E' molto importante questo dato, tanto che vale miliardi. :wink: Ciao Leggi tutto
19-10-2010 19:35

Be', oramai se c'è qualcosa di più sensibile dell'IP, ditemi voi... Grazie alle abitudini di un utente internet puoi sapere una mole smisurata di dati! Comunque l'antidoto c'è: Google spia? E se poi si incominciasse a non usarlo più? E se cominciassero a nascere motori alternativi? A parte che già spia lo spiabile, non penso gli convenga... Leggi tutto
19-10-2010 16:40

in ogni caso questi non sono dati sensibili. PRA, lo dice il nome, pubblico registro automobili. all'anagrafe idem, hanno la professione, lo stato civile, ecc. ma non possono certo attaccargli - che so! - chi vota o con chi va a letto. restano affari suoi, privacy. lo stesso, il PRA non ti dice "chi" guida l'auto ma solo a... Leggi tutto
19-10-2010 11:54

Per le targhe delle macchine la privacy non vale proprio. Vai al P.R.A. (o a quello che è) e ti danno una serie di dati dell'intestatario. Lo stesso vale per le liste elettorali. (che contengono anche dati, come la professione e lo stato civile, non proprio inerenti la votazione).
19-10-2010 09:22

La liberta' di parola e' un diritto inviolabile, ma nei forum di Zeus News vige un regolamento che impone delle restrizioni e che l'utente e' tenuto a rispettare. I moderatori si riservano il diritto di cancellare o modificare i commenti inseriti dagli utenti, senza dover fornire giustificazione alcuna. Gli utenti non registrati al forum inoltre sono sottoposti a moderazione preventiva. La responsabilita' dei commenti ricade esclusivamente sui rispettivi autori. I principali consigli: rimani sempre in argomento; evita commenti offensivi, volgari, violenti o che inneggiano all'illegalita'; non inserire dati personali, link inutili o spam in generale.
E' VIETATA la riproduzione dei testi e delle immagini senza l'espressa autorizzazione scritta di Zeus News. Tutti i marchi e i marchi registrati citati sono di proprietà delle rispettive società. Informativa sulla privacy. I tuoi suggerimenti sono di vitale importanza per Zeus News. Contatta la redazione e contribuisci anche tu a migliorare il sito: pubblicheremo sui forum le lettere piu' interessanti.
Sondaggio
Per quale motivo NON sei (più) sul social network più famoso?
Facebook mi ha stufato. Preferisco godermi Internet.
Non voglio che gli altri si facciano i fatti miei.
Ho da fare. Facebook mi fa perdere tempo.
Amo di più la vita reale.
Non voglio che si sappiano in giro i miei segreti.
Non ho testa per Facebook in questo momento.
A mia moglie (marito, fidanzat*, ragazz*) dà fastidio che io sia su Facebook.
Facebook vende i nostri dati e non rispetta la privacy.
Mi sono accorto che iniziavo a farmi sempre di più i fatti degli altri.
Facebook è morto. Io adesso uso Twitter (o Google+, Pinterest ecc.)

Mostra i risultati (4410 voti)
Aprile 2024
Enel nel mirino dell'Antitrust per le bollette esagerate
TIM, altre ''rimodulazioni'' in arrivo
L'algoritmo di ricarica che raddoppia la vita utile delle batterie
Hype e Banca Sella, disservizi a profusione
Falla nei NAS D-Link, ma la patch non arriverà mai
La navigazione in incognito non è in incognito
Le tre stimmate della posta elettronica
Amazon abbandona i negozi coi cassieri a distanza
Marzo 2024
Buone azioni e serrature ridicole
Il piano Merlyn, ovvero la liquidazione di Tim
Falla nelle serrature elettroniche, milioni di stanze d'hotel a rischio
L'antenato di ChatGPT in un foglio Excel
La valle inquietante
La crisi di Tim e la divisione sindacale
La fine del mondo, virtuale
Tutti gli Arretrati
Accadde oggi - 26 aprile


web metrics