Il furto di identità e l'utilizzo illecito dei dati personali e finanziari è in aumento. Ecco una dettagliata analisi qualitativa relativa all'Italia.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 30-07-2011]
Il fenomeno delle frodi creditizie, che si realizza mediante furto di identità e il conseguente utilizzo illecito dei dati personali e finanziari altrui, rappresenta un fenomeno preoccupante anche in Italia, come confermano anche i recenti fatti di cronaca.
Da un'analisi di natura qualitativa, realizzata da CRIF, risulta che nel 2010 l'importo medio delle frodi creditizie nel credito al consumo perpetrate mediante furto di identità è stato pari a 7.200 euro, in calo dell'8% rispetto al dato rilevato nel 2009.
Nel dettaglio, i prestiti finalizzati continuano a essere la tipologia di finanziamento maggiormente colpita, con un'incidenza del 74% dei casi e un +2% rispetto all'analisi sui dati dell'anno precedente, mentre i prestiti personali rimangono sostanzialmente stabili con una quota del 9,8% sul totale.
Le tipologie di prodotti maggiormente oggetto di una frode risultano essere ancora una volta auto e moto, con oltre 6 casi su 10, seguiti da prodotti di informatica, telefonia ed elettronica, che rappresentano quasi il 13% dei casi. Interessanti però i nuovi trend in atto, come ad esempio quello relativo all'accesso fraudolento al credito per ottenere servizi alla persona quali trattamenti estetici e cure mediche, corsi di lingua e iscrizioni a palestre, che ora costituiscono circa il 3% dei casi.
Tipologia di prodotto |
Analisi frodi 2010 |
auto-moto |
60,1% |
elettronica-informatica-telefonia |
12,8% |
arredamento |
9,5% |
elettrodomestici |
4,9% |
corso |
1,4% |
trattamento estetico/medico |
1,2% |
immobili/ ristrutturazione |
0,6% |
altro |
9,5% |
Totale |
100,0% |
Un dato sorprendente che emerge dall'analisi riguarda il fatto che nel 2010 sono cresciute le frodi creditizie effettuate fornendo i dati dei conti correnti delle vittime per addebitare le rate. Dalla precedente rilevazione, effettuata nel 2008, era invece emerso che 1/3 dei finanziamenti oggetto di frode prevedeva il rimborso tramite addebito su conti correnti non aperti dalla vittima e 1/3 mediante rimessa diretta.
Per quanto riguarda i tempi di scoperta della frode (tempi di detection), nel 2010 si sono ulteriormente allungati rispetto all'anno precedente: in quasi il 40% dei casi, infatti, le vittime si sono rese conto di essere state frodate dopo 2 anni dalla erogazione del finanziamento, mentre nel 2009 ciò avveniva in poco più del 25% dei casi. In calo, invece, le frodi scoperte entro 6 mesi dalla erogazione del finanziamento, che rappresentano il 24,3% del totale e rimangono la casistica più frequente.
Da un punto di vista socio-demografico, risulta che la maggior incidenza delle vittime di furto di identità si concentra nelle fasce di età compresa tra i 31 e i 40 anni (il 30% dei casi nel 2010, in lieve aumento rispetto al 2009 quando aveva rappresentato il 28% del totale), e tra 51 e 60 anni, classe che con il 22% dei casi fa registrare un significativo aumento (+69%) rispetto al 2009. Un vero e proprio crollo, al contrario, si rileva nella fascia di età compresa tra i 18 e i 30 anni (-62% rispetto alla precedente rilevazione).
Fasce di età |
Ripartizione vittime per età anno 2010 |
Ripartizione vittime per età anno 2009 |
variazione 2010 vs 2009 |
18-30 |
10% |
26% |
-62% |
31-40 |
30% |
28% |
+7% |
41-50 |
24% |
23% |
+5% |
51-60 |
22% |
13% |
+69% |
>60 |
14% |
10% |
+42% |
Totale |
100% |
100% |
|
Classificando le persone che hanno subito questo genere di frode in base alla professione, risulta che i soggetti maggiormente colpiti sono soprattutto liberi professionisti (37,7% del totale delle vittime) mentre quasi un terzo in leggero calo rispetto al passato - sono lavoratori dipendenti, distribuiti in maniera equa tra operai e impiegati (29,5% dei casi). Un incremento rilevante di vittime riguarda invece la categoria degli imprenditori, la cui incidenza sul totale delle vittime nel 2010 è stata superiore al 15% del totale.
Ma chi sono gli autori di questi furti d'identità e delle conseguenti frodi creditizie? La difficoltà nell'individuazione dell'autore della frode (solo nel 19% dei casi analizzati, infatti, il presunto frodatore è stato indicato in fase di denuncia alle forze dell'ordine) fa presumere che una quota rilevante di furti di identità e di frodi creditizie sia effettuata da strutture legate alla criminalità organizzata.
Quando invece i presunti autori della frode sono stati individuati, nel 42% dei casi si trattava di esercenti di attività commerciale mentre, dato allarmante, nel 23,7% dei casi si trattava di un parente della vittima; calano sensibilmente, invece, le frodi effettuate da parte di conoscenti o amici, che comunque continuano a rappresentare una quota del 19,1% del totale. Da rilevare, infine, la crescita della categoria di presunti frodatori ex datori di lavoro o soci in affari delle vittime (7,6% dei casi).
La ripartizione percentuale delle frodi per regione mostra una maggiore incidenza in Campania, Lazio, Lombardia e Puglia, seguite da Piemonte e Sicilia, anche se è la Sardegna a far registrare l'incremento più significativo in questa poco invidiabile classifica.
Regione di residenza della vittima di furto di identità |
incidenza frodi 2010 su tot Italia |
incidenza frodi 2009 su tot Italia |
CAMPANIA |
23,53% |
20,65% |
LAZIO |
15,73% |
12,53% |
LOMBARDIA |
12,79% |
11,11% |
PUGLIA |
9,21% |
8,51% |
PIEMONTE |
6,27% |
6,30% |
SICILIA |
6,01% |
6,70% |
CALABRIA |
4,48% |
5,99% |
EMILIA ROMAGNA |
3,84% |
4,81% |
TOSCANA |
3,84% |
4,89% |
ABRUZZO |
3,20% |
2,92% |
VENETO |
2,30% |
5,59% |
SARDEGNA |
1,92% |
0,55% |
MARCHE |
1,79% |
1,73% |
UMBRIA |
1,79% |
2,68% |
BASILICATA |
1,02% |
1,34% |
LIGURIA |
0,77% |
2,05% |
MOLISE |
0,64% |
0,39% |
FRIULI VENEZIA GIULIA |
0,51% |
0,87% |
TRENTINO ALTO ADIGE |
0,26% |
0,32% |
VALLE D'AOSTA |
0,13% |
0,08% |
totale |
100,0% |
100,00% |
Se infine si rapporta il fenomeno fraudolento con la distribuzione del credito erogato sempre su base regionale, sono regioni come la Calabria e il Molise a salire la classifica in maniera più significativa.
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