Collegare il telefonino a un punto di ricarica pubblico può mettere a rischio i dati.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 22-08-2011]
All'ultima DefCon Hacking Conference tre ricercatori - Brian Markus, Joseph Mlodzianowski e Robert Rowley - hanno dimostrato come sia possibile accedere ai dati di uno smartphone tramite un caricabatterie.
I tre hanno realizzato un punto di ricarica all'apparenza assolutamente comune - come quelli che si possono trovare negli aeroporti, per esempio - e dotato di diversi connettori, USB ma non solo; hanno quindi aspettato che chi necessitava di ricaricare il proprio telefono lo utilizzasse.
Nella maggior parte dei casi, collegare lo smartphone al cavo gentilmente offerto ha comportato anche l'attivazione della modalità di trasferimento dati, generando un ovvio pericolo.
Sono state ben 360 le persone cadute nella trappola - volutamente resa innocua, in quanto pur rilevando la vulnerabilità non sottraeva alcun dato - preparata alla Defcon: anche chi pensava di aver disattivato il trasferimento via USB ha scoperto che quell'impostazione, in realtà, non funzionava.
Chi non vuole sorprese farà bene a utilizzare caricabatterie che si connettono alla rete elettrica, oppure a spegnere completamente il proprio dispositivo prima di collegarlo al punto di ricarica: «alcuni dispositivi» - spiega Markus - «se completamente spenti e poi collegati per la ricarica, non mettono a rischio i dati».
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