Carol Bartz: Mi hanno inc..lata

L'ex CEO di Yahoo si sfoga in un'intervista a Fortune, in cui definisce "idioti" i membri del CdA.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 09-09-2011]

Carol Bartz Yahoo CEO licenziata intervista Fortun

Carol Bartz non è certo famosa per utilizzare un linguaggio pacato; anzi, le sue espressioni colorite sono una specie di "marchio di fabbrica".

Così pareva un po' strano che tutto quello che aveva da dire sul proprio licenziamento fosse uno scarno memo inviato via e-mail.

Alla prima intervista, la tranquilla disoccupata è tornata l'aggressiva manager che ha risanato Autodesk: «Mi hanno inc...lata» ha dichiarato a un giornalista di Fortune.

«L'ho chiamato alle 18.06» ha raccontato poi, ricordando la sua ultima telefonata con il presidente di Yahoo, Roy Bostock, il quale dopo aver risposto ha iniziato a leggere un comunicato preparato dagli avvocati della società.

Carol Bartz l'ha interrotto subito. Racconta: «Gli ho detto 'Roy, mi pare che tu stia leggendo un copione. Perché non hai le palle per dirmelo di persona?'».

Bostock è andato avanti nella lettura e, quando ha finito, l'ormai ex CEO ha tagliato corto: «Ho capito. Ho capito. Pensavo che avessi più classe».

Il resto è storia nota. Carol Bartz ritiene che i membri del CdA l'abbiano voluta licenziare perché, vista la situazione non brillante di Yahoo e le critiche ricevute a suo tempo per non essersi imposti quando Jerry Yang rifiutò il ricco accordo con Microsoft, «avevano proprio paura di venire indicati come il peggior CdA della nazione, e adesso stanno cercando di far vedere che non sono quegli idioti che sono».

Non è chiaro che cosa Carol Bartz farà ora. Durante l'intervista ha affermato di voler restare nel Consiglio di Amministrazione di Yahoo - sì, quello composto da idioti - ma vista la considerazione per i colleghi è quantomeno possibile che stesse scherzando.

Più seria è la preoccupazione per chi lavora in Yahoo: «Voglio assicurarmi che i dipendenti non pensino che li ho abbandonati. Non lo farei mai. E poi, ho troppi vestiti viola».

Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con Zeus News ti consigliamo di iscriverti alla Newsletter gratuita. Inoltre puoi consigliare l'articolo utilizzando uno dei pulsanti qui sotto, inserire un commento (anche anonimo) o segnalare un refuso.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Commenti all'articolo (2)

- Leggi tutto
11-9-2011 00:55

La liberta' di parola e' un diritto inviolabile, ma nei forum di Zeus News vige un regolamento che impone delle restrizioni e che l'utente e' tenuto a rispettare. I moderatori si riservano il diritto di cancellare o modificare i commenti inseriti dagli utenti, senza dover fornire giustificazione alcuna. Gli utenti non registrati al forum inoltre sono sottoposti a moderazione preventiva. La responsabilita' dei commenti ricade esclusivamente sui rispettivi autori. I principali consigli: rimani sempre in argomento; evita commenti offensivi, volgari, violenti o che inneggiano all'illegalita'; non inserire dati personali, link inutili o spam in generale.
E' VIETATA la riproduzione dei testi e delle immagini senza l'espressa autorizzazione scritta di Zeus News. Tutti i marchi e i marchi registrati citati sono di proprietà delle rispettive società. Informativa sulla privacy. I tuoi suggerimenti sono di vitale importanza per Zeus News. Contatta la redazione e contribuisci anche tu a migliorare il sito: pubblicheremo sui forum le lettere piu' interessanti.
Sondaggio
Quali sono i rischi maggiori del cloud computing?
Distributed Denial of Service (DDoS): cresce l'impatto dei tempi di indisponibilità di un sito web, che possono costare perdite di milioni di euro in termini di introiti, produttività e immagine aziendale.
Frode: perpetrata da malintenzionati con l'obiettivo di trafugare i dati di un sito e creare storefront illegittimi, o da truffatori che intendono impadronirsi di numeri di carte di credito, la frode tende a colpire - prima o poi - tutte le aziende.
Violazione dei dati: le aziende tendono a consolidare i dati nelle applicazioni web (dati delle carte di credito ma anche di intellectual property, ad esempio); gli attacchi informatici bersagliano i siti e le infrastrutture che le supportano.
Malware del desktop: un malintenzionato riesce ad accedere a un desktop aziendale, approfittandone per attaccare i fornitori o le risorse interne o per visualizzare dati protetti. Come il trojan Zeus, che prende il controllo del browser dell'utente.
Tecnologie dirompenti: pur non essendo minacce nel senso stretto del termine, tecnologie come le applicazioni mobile e il trend del BYOD (bring-your-own-device) stanno cambiando le regole a cui le aziende si sono attenute sino a oggi.

Mostra i risultati (1405 voti)
Giugno 2025
Hai cancellato inetpub? Lo script di Microsoft la ricrea e salva il PC
Il DNS europeo che promette di tutelare i dati personali
Guarda film pirata? Rischi fino a 5.000 euro di multa
Il Q-day è vicino
OneDrive: app e siti possono accedere a tutto il cloud
Windows 11, ennesimo aggiornamento che blocca l'avvio del PC
Maggio 2025
Il cripto-ladro è nella stampante e ruba un milione di dollari
Amazon, la IA ha trasformato la programmazione in una catena di montaggio
Lidar nelle auto: utile per la guida, letale per le fotocamere
Azienda IA in tribunale per il suicidio di un adolescente
Non è proprio legale... ma le sanzioni sono irrisorie
Pirateria, multati in Italia anche gli utenti finali
Bancomat da attivare e complessità digitale
Un ''diritto a riparare'' piccolo, virtuoso e originale
Siti per adulti, la verifica dell'età non avverrà tramite SPID
Tutti gli Arretrati
Accadde oggi - 11 giugno


web metrics