Realizzati in cartilagine, aprono la strada per la stampa di interi organi.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 01-03-2013]
L'utilizzo delle stampanti 3D per produrre protesi sta ultimamente diventando sempre più diffuso, come dimostrano i casi della cartilagine del ginocchio e quello della mandibola realizzate proprio in questo modo.
Alla Cornell University (USA) un gruppo di ricercatori è riuscito ad adoperare una stampante 3D per realizzare un padiglione auricolare fatto con un gel a base di cellule viventi. L'articolo continua qui sotto.
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Si tratta di un traguardo importante perché la cartilagine è il tessuto ideale per le biostrutture stampate in 3D, considerato il fatto che sussiste anche in assenza di vascolarizzazione.
Il padiglione auricolare non è soltanto "decorativo": aiuta nella localizzazione delle fonti sonore, lavorando insieme al condotto uditivo per realizzare una sorta di "filtro".
Secondo i ricercatori, il momento migliore per impiantare la protesi in un bambino che ne avesse necessità si verifica quando il paziente ha sei anni: a quel punto, infatti, l'orecchio ha già raggiunto l'80% delle dimensioni che avrà da adulto ma l'apparato uditivo è ancora sufficientemente flessibile da adattarsi al nuovo padiglione.
Mentre le ricerche e i test sull'uso delle stampanti 3D in ambiente medico proseguono, c'è già chi vede un futuro in cui sarà possibile stampare interi organi a costi contenuti.
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