Riconoscendo le attività pericolose permette di intervenire bloccando l'accesso a certi protocolli.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 19-12-2013]
Nonostante le alternative legali per il download di film e musica non manchino, il file sharing illegale non è certo in difficoltà.
Per tentare di arginare il fenomeno il provider statunitense AT&T ha ideato un nuovo sistema e l'ha immediatamente protetto con un brevetto.
Tale sistema si basa su un ragionamento in sé semplice: chi utilizza il file sharing in maniera intensa avrà un elevato consumo di banda; analizzando quindi l'utilizzo della banda stessa da parte degli utenti diventa possibile stilare dei profili che ne riflettano le attività.
«La pirateria in Internet» - spiega AT&T - «può comportare un uso significativo della banda, che a sua volta può essere problematico per un provider».
L'azienda riesce quindi ad assegnare a ogni utente un Subscriber Reputation Score (una sorta di punteggio che ne definisce la "reputazione", ovviamente in rapporto alla pirateria) che permette di incasellare l'utente stesso in determinate categorie di rischio, un po' come fanno le assicurazioni con i propri clienti.
In base alla categoria AT&T decide come agire: per esempio, potrebbe bloccare l'accesso ai protocolli di file sharing.
«L'SRS può essere utilizzato per identificare utenti impegnati, volontariamente o meno, in attività ad alto rischio per la rete, come per esempio il file sharing o la pirateria in Internet. A questo riguardo possono essere impiegati servizi che mitighino il problema e la rete e/o l'utente possono essere protetti da tali attività ad alto rischio» illustra ancora l'azienda.
Non è dato sapere se e quando AT&T abbia intenzione di mettere in pratica i sistemi descritti nel brevetto.
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