Dai torrent all'abbigliamento: libertà di condividere

Il fondatore di IsoHunt lancia una nuova linea d'abbigliamento denominata Freedom To Share.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 29-11-2013]

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La storia di IsoHunt è complessa e varia. Lo scorso ottobre, dopo 10 anni di attività, il popolare sito dovette chiudere sotto pressione delle major alle quali il fondatore - Gary Fung - si è impegnato a pagare 110 milioni di euro.

Mentre il motore di ricerca torrent rinasceva a opera di un gruppo di appassionati (non legati agli amministratori originali), ci si chiedeva che cosa avrebbe fatto Fung.

La risposta arriva ora dallo fondatore stesso di IsoHunt, il quale si sta preparando a lanciare una linea di abbigliamento via Kickstarter.

Il progetto, realizzato in collaborazione con un amico di Fung, Clifford Joe, che sta lavorando a una propria azienda di abbigliamento, è stato battezzato Viva 10.23, con riferimento alla data in cui IsoHunt è stato chiuso.

Al momento la campagna di raccolta fondi non è ancora partita: ciò avverrà entro un mese o poco più; nel frattempo è possibile inserire il proprio indirizzo email per farsi avvisare quando la macchina si sarà messa in moto.

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Fung stesso in un'intervista a TorrentFreak ha spiegato ciò che lo spinge: .

«Riguarda la libertà di condividere, la libertà di creare. E, visto quanto accade oggi, la libertà di non essere spiati» prosegue Gary Fung.

A questi ideali si ispira la linea di abbigliamento, come la pagina Kickstarter illustra chiaramente.

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Il fondatore di IsoHunt definisce la propria iniziativa come "moda politica": «le implicazioni sociali, legali e politiche del mio lavoro sono tanto importanti, se non di più, quanto il lato tecnologico, e ora vedo un'opportunità di unire designer e utenti per propagandare ciò in cui crediamo: la libertà d'informazione, la libertà di condividere».

I profitti di Viva 10.23 non finiranno a Fung, il quale ha chiesto soltanto un dollaro per la propria consulenza: saranno invece donati a organizzazioni che supportano la libertà di Internet, come la EFF o Openmedia, a enti caritativi e a iniziative per sostenere musicisti e registi emergenti.

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