Invalidato il copyright che frutta alla Warner Bros 2 milioni di dollari l'anno.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 23-09-2015]
Happy Birthday, Tanti auguri a te, è una canzone famosa non soltanto perché usatissima, appunto, per fare gli auguri di compleanno, ma anche perché spesso portata a esempio dell'uso distorto del diritto d'autore.
I diritti sul testo della canzone - la cui melodia è stata composta prima del 1893 dalle sorelle Mildred e Patty Hill, insegnanti in un asilo, ed è da tempo dominio pubblico - sono passati nel corso degli anni prima alla Summy Co., poi alla Warner/Chappell: il risultato è che grazie a questa canzoncina Warner Bros incassa ogni anno 2 milioni di dollari.
Chiunque fino a oggi volesse farne un uso commerciale (cantandola a un concerto, o registrando un'esecuzione) doveva pagare le relative royalty, che evidentemente non servivano per compensare le due autrici originarie della musica, da tempo scomparse, né eventuali loro discendenti, ma si limitavano a rimpinguare un po' le casse della major.
Adesso però è cambiato tutto. Nel 2013 un gruppo di artisti ha fatto causa alla divisione che si occupa di musica della Warner Bros, sostenendo che il copyright non era valido: la mancanza di qualunque testimonianza circa un accordo per il trasferimento dei diritti e le nebulose origini della canzone (non si riesce ad avere una data esatta, né è chiaro chi abbia composto il testo) invaliderebbero le pretese avanzate nel corso degli anni dalla Warner Bros.
Prima ancora di arrivare al processo, il giudice americano George King ha decretato che in effetti non v'è alcuna prova del trasferimento dei diritti d'autore sul testo a Warner Bros, né orale né scritta né per consuetudine. «In effetti non ci sono prove che mostrino che le sorelle Hill abbiano trasferito i loro diritti sulle parole alla Fondazione Hill, cosicché la Fondazione Hill potesse, a sua volta, trasferirli legittimamente alla Summy Co.».
Brevetti, copyright e proprietà intellettuale | ||
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Warner Bros quindi non ha mai posseduto i diritti su Happy Birthday, il che significa che in tutti questi anni ha preteso denaro dagli artisti che hanno utilizzato quella canzone senza averne titolo, e che la canzone è di pubblico dominio.
Gli artisti che hanno portato Warner Bros in tribunale hanno anche richiesto un risarcimento danni per le royalty richieste nel corso degli anni, ma questo aspetto della vicenda deve ancora essere affrontato.
«Io spero che possiamo iniziare a riprogettare la legge sul diritto d'autore per fare ciò che dovrebbe fare: proteggere le creazioni della gente che produce opere, cosicché possiamo continuare a realizzare altre opere» ha commentato Ruypa Marya, uno degli artisti che hanno dato il via alla causa.
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