I tagli del personale mettono in ginocchio Telecom

Lo scadimento della qualità dei servizi Telecom Italia dipende dalla carenza di organico.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 11-09-2003]

Molti si chiedono: perché in certi momenti del giorno se devo rivolgermi al 187 per un'informazione sulla bolletta telefonica, per i 709, per un guasto alla linea, per sapere quando mi installeranno Alice, per farmela riparare, devo attendere decine di minuti, in compagnia di monotone musichette, e poi magari non avere risposta, richiamare, oppure avere una risposta non competente da un Co.Co.Co di Atesia che è stato mandato allo sbaraglio da circa mezz'ora (non avendo mai risposto prima a quel servizio) oppure ricevere la visita di tecnico "cottimista" della Sirti che ha solo fretta di andarsene?

Infine, se, per caso ci si dimentica di pagare una bolletta o, peggio, risulta così solo per un disguido della banca o della stessa Telecom Italia, potrebbe passare anche una settimana per riuscire a farsi ricollegare la linea.

Una parte di questi disagi può derivare da problemi di organizzazione che, non sempre, riescono ad affrontare nuove emergenze come il boom dell'Adsl ma gran parte di questi disagi all'utenza di Telecom Italia deriva dalla dissenata politica del personale condotta prima dalla gestione Colaninno, e ora, da quella di Tronchetti Provera.

Era un luogo comune, qualche anno fa, dire che Telecom Italia era appesantita da un esubero strutturale di personale: con la completa trasformazione delle centrali telefoniche da elettromeccaniche ad elettroniche, con la definitiva saturazione della telefonia fissa e, addirittura, un suo calo a favore del mobile, con la "moda" delle esternalizzazioni e dell'outsourcing era quasi "fisiologico" pensare ad uno smagrimento degli organici.

Quello che ne è derivato è stato, però, un calo di addetti, in quattro anni circa, da 100.000 a 75.000 indifferenziato, selvaggio, che è andato a colpire tutti i settori e tutte le funzioni, non solo quelle superate e con esuberi ma tutte le funzioni dell'azienda e tutte le linee, anche quelle più essenziali, nevralgiche, a contatto con la clientela.

Mentre la Confindustria gridava alla riforma delle pensioni, alla necessità di innalzare l'età pensionabile, Telecom Italia "rottamava" decine di migliaia di ancora validi cinquantenni e, perfino, quarantenni, lusingandoli con'uscita "soft" dal mondo del lavoro: 2-3 anni, fino a 4, di mobilità di accompagnamento alla pensione, con un'integrazione salariale, a carico di Telecom Italia, che coprisse fino al 100% dell'ultimo stipendio il dipendente.

Grazie ai soldi della collettività Telecom Italia ha ottenuto una forte riduzione del costo del lavoro allontanando i lavoratori con maggior anzianità, ma anche esperienza e professionalità, e non integrandoli con giovani con il risultato che, soprattutto nel Nord Italia, dove si concentravano le anzianità maggiori del personale, dove è maggiore la concentrazione di clientela residenziale e business con maggiori esigenze di qualità e tempestività, gli organici non riescono più a sostenere livelli soddisfacenti di risposta ai servizi di assistenza e di informazione, di installazione e manutenzione.

Telecom Italia ha cercato di rimediare con l'introduzione del "Call Center" virtuale, in cui risponde il primo operatore libero a prescindere da dove chiami il cliente, con l'utilizzo di personale in outsourcing per 187 ed 191 come quello di Atesia, avvalendosi di imprese di appalto ma i risultati non molto brillanti sono sotto gli occhi di tutti: lo stesso fenomeno dell'attivazione di servizi non richiesti all'utente deriva dall'utilizzo di personale "cottimista" che se non rifila qualcosa all'utente non mangia.

Anche affrontare emergenze particolari come potrebbero essere alluvioni o altre calamità potrebbe diventare problematico per Telecom Italia, che gestisce la rete di cui si servono i suoi stessi concorrenti, in questa assoluta penuria di personale e su questo la Protezione Civile dovrebbe vigilare. Perfino gli straordinari sono soggetti ad un blocco permanente e, quindi, non è la voglia di lavorare dei dipendenti che manca.

Chi è il responsabile delle politiche del personale di Telecom Italia? A differenza dei giovani manager che il "giovane" Ruggiero si è portato dietro da Infostrada, il capo del personale di Telecom Italia è un veterano di provata esperienza: Gustavo Bracco.

Bracco gode della totale fiducia di Tronchetti Provera, poichè è stato, fino a poco tempo fa, il capo del personale della Pirelli. Si è formato in casa Fiat come un "duro" tagliatore di organici. Nel 1976 - gli anni duri della Fiat - ha gestito il personale di Mirafiori e negli anni '80 come capo del personale della Fiat ha "normalizzato" l'Alfa Romeo, eliminando e piegando ogni forma di resistenza sindacale ed ogni innovazione positiva di miglioramento dell'ambiente di lavoro.

Oggi vediamo che tanta implacabile durezza nel gestire il personale non ha poi portato troppo fortuna a Fiat: la durezza e la riduzione del costo del lavoro non bastano se non c'è innovazione, qualità, attenzione alla soddisfazione del cliente, chissà se il dottor Bracco ha capito la lezione?

Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con Zeus News ti consigliamo di iscriverti alla Newsletter gratuita. Inoltre puoi consigliare l'articolo utilizzando uno dei pulsanti qui sotto, inserire un commento (anche anonimo) o segnalare un refuso.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Pier Luigi Tolardo

Commenti all'articolo (ultimi 5 di 8)

{michela}
spese di mora e riattivazione servizio mai sospeso Leggi tutto
27-8-2008 17:48

francesco
vergogna Leggi tutto
19-9-2004 10:31

Pincopallino
Veramente l'elenco di aziende non funzionanti sarebbe molto lungo. Mai provato a volare con Alitalia? E delle Ferrovie che mi dici? E le Poste, che si perdono per strada i pacchi, o li consegnano senza il contenuto originale? Diciamo che è il sistema-Paese a non funzionare!
19-2-2004 19:07

renato bianchi
le aziende del gruppo telecom non funzionano Leggi tutto
19-2-2004 18:57

La liberta' di parola e' un diritto inviolabile, ma nei forum di Zeus News vige un regolamento che impone delle restrizioni e che l'utente e' tenuto a rispettare. I moderatori si riservano il diritto di cancellare o modificare i commenti inseriti dagli utenti, senza dover fornire giustificazione alcuna. Gli utenti non registrati al forum inoltre sono sottoposti a moderazione preventiva. La responsabilita' dei commenti ricade esclusivamente sui rispettivi autori. I principali consigli: rimani sempre in argomento; evita commenti offensivi, volgari, violenti o che inneggiano all'illegalita'; non inserire dati personali, link inutili o spam in generale.
E' VIETATA la riproduzione dei testi e delle immagini senza l'espressa autorizzazione scritta di Zeus News. Tutti i marchi e i marchi registrati citati sono di proprietà delle rispettive società. Informativa sulla privacy. I tuoi suggerimenti sono di vitale importanza per Zeus News. Contatta la redazione e contribuisci anche tu a migliorare il sito: pubblicheremo sui forum le lettere piu' interessanti.
Sondaggio
Immaginiamo un mondo popolato dalle auto di Google: senza pilota, senza sterzo e senza pedali. Qual è il maggior vantaggio? (vedi anche gli svantaggi)
Sarà più comodo viaggiare: non dovremo preoccuparci di guidare e avremo più tempo libero a disposizione.
Potranno spostarsi in auto anche i non vedenti, gli invalidi o in generale le persone non più in grado di guidare.
Si risparmierà carburante grazie all'ottimizzazione: niente accelerazioni o frenate brusche, rispetto dei limiti di velocità e così via.
Con il Gps incorporato ci si smarrirà di meno e non sarà necessario consultare mappe o chiedere indicazioni.
Ci sarà maggiore sicurezza e meno incidenti: niente ubriachi al volante o anziani non più in grado di guidare. Zero distrazioni, zero stanchezza, zero errori del conducente (causa del 90% degli incidenti).
Ci sarà meno traffico: potremo più facilmente condividere un'auto in car sharing che ci venga a prendere e ci porti dove desideriamo andare, trovando parcheggio da sola o rimettendosi a disposizione della comunità.
La casta dei tassisti non avrà più ragione di esistere e sarà finalmente azzerata.

Mostra i risultati (1973 voti)
Settembre 2025
Il web aperto è ufficialmente in crisi: lo ammette pure Google. La colpa è anche della IA
Intelligenza artificiale per le automobili, licenziati 54 ricercatori a Torino
Dolcificanti a zero calorie e declino cognitivo: una ricerca brasiliana scopre un preoccupante legame
WinToUSB trasforma una chiavetta USB in un sistema Windows perfettamente funzionante
Meta accede a tutto il rullino fotografico senza permesso. Ma disattivare si può: ecco come
Agosto 2025
Google, stop all'obbligo di usare Gmail per gli account Android
Browser IA, l'allarme di Malwarebytes: ingannare gli assistenti e rubare dati è fin troppo semplice
Lo script che estende gli aggiornamenti di sicurezza di Windows 10 anche senza account Microsoft
La Danimarca saluta la posta cartacea: la consegna delle lettere terminerà alla fine dell'anno
PayPal, allarme sicurezza: i dati di 15,8 milioni di account in vendita sul dark web
Volkswagen, microtransazioni nelle auto: per utilizzare tutti i cavalli bisogna abbonarsi
Windows 11 24H2, dopo l'aggiornamento i dischi scompaiono. E i dati possono corrompersi
Microsoft fagocita GitHub: fine dell'indipendenza dopo sette anni. Futuro nella IA
Chiede a ChatGPT come sostituire il sale, finisce in ospedale con una malattia di cent'anni fa
Windows 2030, addio a mouse e tastiera: farà tutto la IA
Tutti gli Arretrati
Accadde oggi - 11 settembre


web metrics