Catturato narcotrafficante per le email che non inviò

I messaggi rimanevano nelle bozze e pertanto non venivano intercettati. Ma Yahoo ci ha messo lo zampino...



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 28-06-2016]

narcotrafficante email bozza

Russell Knaggs è un narcotrafficante inglese in prigione da diversi anni.

Il soggiorno forzato non gli ha però impedito di continuare nella propria attività, tanto che nel 2009 ha organizzato il trasferimento di 5 tonnellate di cocaina dall'America del Sud usando un sistema che pareva essere a prova di intercettazione.

Il trucco consisteva nell'appoggiarsi a due complici, ciascuno dei quali aveva accesso a un certo account email di Yahoo. Funzionava così: l'uomo in Colombia faceva login, scriveva un messaggio e lo lasciava nelle bozze, senza spedirlo; il contatto in Europa poi accedeva anch'egli alla casella, leggeva il messaggio del collega sudamericano, lo cancellava e scriveva una risposta.

Knaggs personalmente non accedeva mai alla casella, ma faceva arrivare le istruzioni su foglietti che riusciva a far uscire dal carcere (alcuni dei quali sono poi stati trovati durante una perquisizione della cella). Dato che le email non venivano mai spedite, in teoria la polizia non aveva nulla da intercettare.

Si può capire quindi la sorpresa del criminale quando le email che sarebbero dovute essere state cancellate sono state usate come prova al processo che s'è ora concluso con una condanna a 20 anni di carcere.

Secondo gli avvocati della difesa, le spiegazioni possono essere solo due: o Yahoo accede illecitamente agli account dei propri utenti, oppure a farlo è stata la NSA con uno dei suoi programmi di sorveglianza.

Secondo Yahoo, invece, la spiegazione del mistero è molto più semplice: i criminali non hanno letto per bene le pagine che spiegano il funzionamento della casella email, e in particolare quelle relative alla funzione di salvataggio automatico.

Questa funzione salva varie copie delle bozze, a mano a mano che esse vengono composte, così da facilitare il recupero del testo nel caso in cui ci sia qualche malfunzionamento. Quando poi il messaggio definitivo viene spedito o cancellato, le copie in vari stadi di completamento restano sui server ancora per un certo tempo.

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Lo sbaglio dei due complici di Knaggs è stato non utilizzare ogni volta un nuovo messaggio, eliminando completamente il precedente. Invece, spesso hanno semplicemente cancellato il testo usando il tasto backspace, per poi digitare la risposta. Così facendo i server di Yahoo hanno continuato a salvare i diversi messaggi, convinti che si trattassero di successive revisioni della medesima email.

Quando, dopo la scoperta dei foglietti nella cella, sono iniziate le indagini, Yahoo ha fornito alla polizia degli snapshot della casella email, e in essi erano comprese tutte le bozze salvate. È in questo modo - sostiene l'aziende di Sunnyvale - che la polizia ha potuto ricostruire tutte le comunicazioni.

Al di là della condanna di Knaggs, l'intera vicenda pone comunque una questione interessante. Viene infatti da chiedersi: è possibile usare come prova in tribunale un'email non spedita?

In altre parole: se non informo nessuno della mia intenzione di compiere un atto criminoso, ma mi limito a scriverne tra le bozze della mia casella di posta, si può dire che le parole contenute in quei messaggi costituiscano una prova di associazione a delinquere, dato che nessuno le ha mai ricevute?

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© RIPRODUZIONE RISERVATA

Commenti all'articolo (5)

Penso anch'io che se fossero l'unica prova un tribunale avrebbe tutto il diritto di rigettarle, insieme ad altre evidenze, forse, potrebbero avere la loro valenza anche se certo di bassa rilevanza.
3-7-2016 14:43

Chiaro che non erano informati delle alternative citate da wwww. Vorrei vedere se le forze di polizia riuscirebbero ad intercettare quei sevizi. Volti ad essere usati al 99% da criminali o terroristi.
2-7-2016 09:20

{wwww}
Non riesco a capire questa gente: con tutti i soldi in ballo vanno ad usare Yahoo, in epoca di spionaggio di massa Yankee? Con tutte le alternative a pagamento che ci sono, incentrate sulla privacy quella vera (i server offshore) per non parlare di darknet? Mah...
30-6-2016 00:21

{aldolo}
non e' stata spedita ma e' stata ricevuta e ha avuto il suo effetto. direi che vale.
28-6-2016 21:44

Se si tratta dell'unica prova, secondo me, no. Penso che non sia neppure facile stabilire chi effettivamente abbia scritto la bozza (potrebbero aver rubato le credenziali, per esempio). Ma magari il messaggio contiene info che consento alla polizia di cogliere sul fatto il delinquente, tipo "ti consegno la farina domani al... Leggi tutto
28-6-2016 17:10

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