Non s'è fatta attendere la vendetta virtuale contro l'Ecuador dopo che l'ambasciata di quel Paese a Londra ha espulso Julian Assange, immediatamente arrestato.
Il viceministro ecuadoregno per l'informazione, Patricio Real, ha fatto sapere che i siti governativi hanno già subito oltre 40 milioni di attacchi informatici dal giorno dell'arresto di Assange.
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Le origini di questi attacchi sono varie: gli autori hanno agito da Stati Uniti, Regno Unito, Austria, Brasile, Francia, Germania, Paesi Bassi, Romania e dallo stesso Ecuador, per lo più tentando di portare a termine attacchi di tipo
DDoS. In nessun caso, finora, ci sono stati furti di dati.
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