Ragazzina spende oltre 5.000 euro su Roblox, convinta fossero soldi falsi

Era convinta fossero soldi come quelli del Monopoli.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 07-07-2020]

roblox 5000 euro

C'è un motivo se è considerato sconsigliabile lasciare i propri figli piccoli liberi di usare lo smartphone o il tablet su cui sono salvate informazioni utilizzabili per i pagamenti.

Lo ha scoperto letteralmente a proprie spese un padre britannico, Steve Cumming, che un giorno dello scorso aprile s'è sentito chiedere dalla figlia undicenne il permesso di fare un acquisto su Roblox.

Roblox è un gioco molto popolare e, in sé, gratuito. Contiene però i cosiddetti "acquisti in-app": in altre parole certe caratteristiche (estetiche o funzionali) si acquistano separatamente dal gioco base.

L'acquisto era di importo contenuto - 4,99 sterline, ossia circa 5,50 euro - e l'uomo ha acconsentito, inserendo i dati della propria carta di debito. Poi se n'è dimenticato.

Gli è tornato tutto alla mente circa un mese dopo, quando ha controllato l'estratto conto della banca. «Sono rimasto scioccato davanti a centinaia e centinaia di transazioni separate. Tutte tra 0,99 sterline e 9,99 sterline. Non capivo. Credevo d'essere stato truffato».

Invece, s'è poi rapidamente accorto di come tutte quelle transazioni si riferissero ad acquisti fatti su Roblox. Il totale ammontava a oltre 4.600 sterline (oltre 5.000 euro), che la figlia nemmeno s'era resa conto di aver speso.

«Mia figlia era davvero turbata quando le ho spiegato le conseguenze finanziarie. Pensava di stare giocando con i soldi del Monopoli: non le parevano reali. Com'è possibile che queste aziende possano intrappolare i minori in questi giochi? Intrappolare persone fragili?» si chiede ora il signor Cumming.

L'uomo, che ha settantadue anni ed è in pensione, s'è trovato con il conto in rosso. La banca è stata comprensiva, anche perché il signor Cumming rientrerà con gli accrediti della pensione nei prossimi mesi, anche se non potrà fare la vacanza che aveva programmato, ma egli stesso ammette «per me sono un sacco di soldi».

Steve Cumming riconosce di non aver letto le condizioni d'uso quando ha autorizzato la prima transazione, ma sottolinea come non capisca proprio perché un gioco dedicato ai bambini consenta di spendere migliaia di sterline in poche settimane come se niente fosse.

Roblox, dal canto proprio, ha fatto sapere che risarcirà l'uomo e che in realtà esistono delle misure per prevenire gli acquisti non autorizzati, come il fatto che il programma non conserva le informazioni per l'addebito. Lo fa però Google Play, ed è stato questo a creare il problema.

«Noi incoraggiamo i genitori a controllare le impostazioni di pagamento sui servizi di terze parti, come Google Play, dato che spesso offrono un'opzione che attiva la richiesta di una password per ogni acquisto».

Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con Zeus News ti consigliamo di iscriverti alla Newsletter gratuita. Inoltre puoi consigliare l'articolo utilizzando uno dei pulsanti qui sotto, inserire un commento (anche anonimo) o segnalare un refuso.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Commenti all'articolo (ultimi 5 di 13)

Quoto tutto! Le sanzioni poi sono sempre mirate a far fare il titolone senza troppo infastidire il multato che tanto ha già guadagnato da 100 a 1000 volte l'importo della sanzione e tutti vivono felici sulle nostre spalle. :twisted: Leggi tutto
21-8-2020 17:53

Ma che bella filosofia, stica... veramente adatta al giorno d'oggi! :roll: Leggi tutto
21-8-2020 17:50

Oppure bisognerebbe essere avvocati o spendere molti soldi da questi. Si, la miglior tutela è l'autotutela... :?
10-7-2020 09:02

La tutela dei consumatori E/O dei cittadini semplicemente non c'è più da un bel pezzo e la deriva è iniziata proprio dalla legalizzazione dei giochi d'azzardo quando si decise che il guadagno per lo stato era più importante della rovina economica di centinaia di migliaia di famiglie. Chi ha qualche anno in più e una buona memoria, si... Leggi tutto
9-7-2020 14:00

Secondo me il punto non è che si parli di un padre anziano, e/o non della madre. Per come la vedo io il padre poteva avere anche 30, 40 o 50 anni, o essere menzionata la madre o entrambi i genitori della 11enne. Quello che mi fa sobbalzare dalla sedia non è neanche l'evidente ignoranza tecnologica dei soggetti coinvolti (questa non ha... Leggi tutto
9-7-2020 10:40

La liberta' di parola e' un diritto inviolabile, ma nei forum di Zeus News vige un regolamento che impone delle restrizioni e che l'utente e' tenuto a rispettare. I moderatori si riservano il diritto di cancellare o modificare i commenti inseriti dagli utenti, senza dover fornire giustificazione alcuna. Gli utenti non registrati al forum inoltre sono sottoposti a moderazione preventiva. La responsabilita' dei commenti ricade esclusivamente sui rispettivi autori. I principali consigli: rimani sempre in argomento; evita commenti offensivi, volgari, violenti o che inneggiano all'illegalita'; non inserire dati personali, link inutili o spam in generale.
E' VIETATA la riproduzione dei testi e delle immagini senza l'espressa autorizzazione scritta di Zeus News. Tutti i marchi e i marchi registrati citati sono di proprietà delle rispettive società. Informativa sulla privacy. I tuoi suggerimenti sono di vitale importanza per Zeus News. Contatta la redazione e contribuisci anche tu a migliorare il sito: pubblicheremo sui forum le lettere piu' interessanti.
Sondaggio
A Milano l'Ecopass si è trasformato in congestion charge: si paga per accedere al centro anche se si ha un'auto poco inquinante. Sei d'accordo?
Sono favorevole a questo modello, per le grandi città: bisogna usare meno l'auto.
Sono contrario in generale: non serve, è solo una tassa per spillare quattrini ai cittadini.
Era meglio il vecchio modello, in cui le auto meno inquinanti non pagavano (o pagavano di meno).
Il problema non mi tocca: non vivo e non vado mai né a Milano né in altre grandi città.

Mostra i risultati (2539 voti)
Aprile 2024
L'algoritmo di ricarica che raddoppia la vita utile delle batterie
Hype e Banca Sella, disservizi a profusione
Falla nei NAS D-Link, ma la patch non arriverà mai
La navigazione in incognito non è in incognito
Le tre stimmate della posta elettronica
Amazon abbandona i negozi coi cassieri a distanza
Marzo 2024
Buone azioni e serrature ridicole
Il piano Merlyn, ovvero la liquidazione di Tim
Falla nelle serrature elettroniche, milioni di stanze d'hotel a rischio
L'antenato di ChatGPT in un foglio Excel
La valle inquietante
La crisi di Tim e la divisione sindacale
La fine del mondo, virtuale
WhatsApp e Messenger aprono agli altri servizi di chat
Permainformatica
Tutti gli Arretrati
Accadde oggi - 18 aprile


web metrics