[ZEUS News - www.zeusnews.it - 02-11-2025]

YouTube ha iniziato a rimuovere video che illustrano come aggirare le restrizioni di installazione di Windows 11, classificandoli come contenuti "pericolosi" secondo le proprie linee guida. La decisione sta sollevato parecchi interrogativi, in particolare per l'assenza di una spiegazione tecnica chiara e per il coinvolgimento di contenuti considerati finora informativi.
Il caso è stato reso noto dal canale CyberCPU Tech, che ha visto la rimozione di due video tutorial in cui venivano mostrati metodi per installare Windows 11 su hardware non ufficialmente supportato e per creare account locali evitando l'obbligo di collegamento a un account Microsoft. YouTube avrebbe giustificato la rimozione con la violazione della policy sui contenuti «dannosi o pericolosi», senza fornire ulteriori dettagli. Il sistema di moderazione automatica sembra aver classificato queste guide come potenzialmente lesive.
La questione si inserisce in un contesto più ampio di tensione tra piattaforme di distribuzione e contenuti tecnici. Da tempo YouTube è accusata di applicare criteri di moderazione poco trasparenti, soprattutto nei confronti di video che trattano argomenti legati alla sicurezza informatica, al modding o all'installazione di software in modalità non standard. In questo caso il contenuto rimosso in sé non violava le licenze di Microsoft né incoraggiava la pirateria, ma illustrava semplici passaggi per aggirare requisiti hardware o di configurazione imposti da Windows 11.
Alcuni osservatori ipotizzano che la rimozione sia legata a pressioni indirette da parte di Microsoft, che ha progressivamente limitato le possibilità di installazione su dispositivi non conformi, soprattutto nelle versioni più recenti del sistema operativo. YouTube ha ribadito che le decisioni di moderazione sono prese in base alle proprie policy interne; ma non ha chiarito se esista un coordinamento con i produttori di software.
Il dibattito solleva anche il tema della libertà di informazione tecnica: da un lato è legittimo che le piattaforme vogliano evitare contenuti che possano causare danni; dall'altro la rimozione di guide che aiutano gli utenti a utilizzare il proprio hardware in modo consapevole rischia di limitare l'autonomia digitale. Alcuni creatori di contenuti hanno già annunciato l'intenzione di spostare contenuti simili su piattaforme alternative, come PeerTube o Odysee, meno soggette a moderazione automatica.
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