[ZEUS News - www.zeusnews.it - 29-09-2025]
La Polizia Postale italiana ha annunciato il successo dell'operazione Gotha 2, un'indagine coordinata dalla Procura Distrettuale di Catania che ha portato all'arresto di sette persone accusate di gestire una vasta rete di pirateria IPTV. Conclusa il 26 settembre, questa azione rappresenta il naturale proseguimento dell'operazione Gotha del 2022, che aveva già colpito 70 indagati per reati simili. I sette arrestati, operativi in città come Catania, Siracusa, Roma e Brescia oltre a località estere, formavano il vertice di un'associazione a delinquere transnazionale, con un'ottava persona tuttora irreperibile. L'ordinanza cautelare è stata emessa dal GIP del Tribunale di Catania, supportata dall'analisi dei flussi finanziari e dai sequestri di dispositivi come computer, smartphone e server.
L'organizzazione criminale operava con una struttura gerarchica definita, comprendente ruoli come capo, vice capo, master, admin, tecnico e rivenditore, distribuiti sul territorio nazionale e all'estero in paesi come Inghilterra, Germania e Tunisia. Controllava circa il 70% dello streaming illegale in Italia, servendo oltre 900.000 utenti finali attraverso piattaforme IPTV non autorizzate. I contenuti piratati includevano palinsesti live e on demand da Sky, DAZN, Mediaset, Amazon Prime Video e Netflix, diffusi tramite abbonamenti mensili a prezzi ridotti. Le tecnologie impiegate comprendevano server noleggiati da fornitori esteri, applicazioni di messaggistica crittografata per le comunicazioni interne e l'uso di identità fittizie, documenti falsi per utenze e carte di credito clonate per le sottoscrizioni.
I profitti illeciti accertati solo nei mesi di indagine ammontano a circa 10 milioni di euro, con stime mensili che superano i 30 milioni di danni per l'industria audiovisiva. I capi - spiega la Polizia - decidevano i costi degli abbonamenti, le sospensioni del servizio e le modalità di distribuzione dei decoder, coordinando una rete capillare di rivenditori. L'operazione è stata condotta dal Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica di Catania, con il coordinamento del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni di Roma, e ha coinvolto specialisti da vari compartimenti regionali.
Dal punto di vista legale, gli arrestati devono rispondere di associazione per delinquere finalizzata alla diffusione illecita di palinsesti televisivi ad accesso condizionato, accesso abusivo a sistema informatico e frode informatica, in violazione del Codice Penale e della legge sul diritto d'autore (art. 171-ter L. 633/1941). Gli utenti finali rischiano sanzioni fino a 16.000 euro per detenzione di decoder abusivi, come stabilito da normative recenti.
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Homer S.