La fusione nucleare diventa finalmente conveniente.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 04-11-2015]
In qualsiasi modo si consideri la questione dell'approvvigio- namento energetico, la fusione nucleare resta sempre il traguardo verso cui gli scienziati in cerca di una fonte di energia pulita e potenzialmente inesauribile tendono da almeno 60 anni.
Passi in avanti sono stati fatti e tecnologie promettenti, come quella allo studio presso il MIT, fanno sperare che l'obiettivo sia ormai a portata di mano (o, per lo meno, che manchino pochi decenni al suo raggiungimento).
Da oltre 10 anni la ricerca europea si sta concentrando su un nuovo tipo di generatore a fusione, denominato Wendelstein 7-x, il cui prototipo è stato costruito in Germania dagli scienziati dell'Istituto Max Planck di fisica del plasma, completato l'anno scorso e prossimo all'accensione.
Se la maggior parte dei reattori sperimentali a fusione realizzati nel mondo usano la configurazione a tokamak, l'esperimento tedesco è uno stellarator, una configurazione che implica una maggiore complessità nella realizzazione del reattore ma che a detta degli scienziati tedeschi offre prestazioni superiori.
Il problema principale nella gestione della fusione nucleare non è innescare la fusione in sé, quanto riuscire a controllarla: bisogna infatti governare le temperature altissime alle quali deve essere portato il plasma affinché gli atomi possano fondersi e generare in tal modo energia.
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Il contenimento del plasma viene effettuato attraverso potenti campi magnetici, ma ha una durata limitata: in un reattore tokamak, il tempo disponibile è di al massimo sette minuti, insufficienti per generare più energia di quanta ne sia stata necessaria per generare il plasma.
Uno stellarator invece, a detta degli esperti è in grado di contenere il plasma per almeno 30 minuti, e dovrebbe essere in grado di fornire un quantitativo di energia sufficiente da renderne conveniente l'utilizzo.
Il successo dell'esperimento W7-x è quindi fondamentale per capire la fattibilità della fusione nucleare: «Il mondo sta aspettando di vedere se riusciamo a ottenere il tempo di confinamento e a mantenerlo a lungo» ha commentato in un'intervista a Science David Gates, del Princeton Plasma Physics Laboratory.
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