Le associazioni dei consumatori e Telecom Italia concordano alcune regole per prevenire e tutelare l'utenza dall'attivazione senza consenso di servizi telefonici.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 24-05-2006]
Videotelefoni e cordless consegnati senza mai averli richiesti, Adsl attivate senza nemmeno avvisare l'abbonato, tariffe con canone aggiuntivo scoperte quando, ormai, erano addebitate in bolletta. Si tratta del fenomeno dell'attivazione abusiva e della vendita di prodotti e servizi da parte di tutte le aziende telefoniche, non solo di Telecom Italia, ma in cui, a causa della sua posizione dominante, l'ex monopolista ha avuto un ruolo importante.
Si parla di milioni di attivazioni abusive, effettuate soprattutto da venditori telefonici e "porta a porta", dipendenti da agenzie e call center in outsourcing. Hanno causato centinaia di migliaia di denuncie alla Polizia postale, ai Carabinieri, all'Authority delle Comunicazioni e ai Corecom regionali, con centinaia di cause legali, con sanzioni milionarie comminate per queste prassi scorrette, con interrogazioni parlamentari e progetti di legge per inasprire le sanzioni a carico dei gestori telefonici.
Finalmente Telecom Italia ha deciso di trovare delle soluzioni, stipulando un accordo con le principali associazioni italiane dei consumatori che, ormai da anni, hanno fatto una guerra sacrosanta contro queste aberrazioni, stabilendo alcune regole chiare a tutela degli utenti. Si spera che presto TI venga imitata anche dalle varie Elitel, Wind, Tele2 e via dicendo.
In caso di attivazione di servizi il protocollo prevede che Telecom Italia invierà all'abbonato una lettera contenente, oltre agli elementi riguardanti il servizio richiesto (data di attivazione, costi, caratteristiche dell'offerta), anche le modalità con le quali poter esercitare il diritto di ripensamento.
Per rendere ancora più semplice la possibilità di rifiuto di un servizio o prodotto non richiesto, o presentato in modo scorretto, Telecom Italia metterà a disposizione un numero di fax gratuito e un indirizzo email dedicato. Inoltre il periodo entro il quale il cliente potrà esercitare il diritto di ripensamento viene esteso a due fatturazioni successive all'attivazione del servizio, in luogo degli attuali dieci giorni. Il gestore telefonico si impegna, su segnalazione del cliente, a rimborsare nella prima bolletta utile gli importi eventualmente già addebitati.
E' auspicabile che dalla sottoscrizione dell'accordo e l'attuazione dello stesso, con la predisposizione dei numeri di fax e dell'indirizzo email dedicato, non trascorra troppo tempo e che a queste nuove procedure venga data la massima pubblicità.
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emilio.roda