La disconnessione dei pirati scatterà già dopo il secondo avviso. Le associazioni di utenti si preparano a dare battaglia.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 26-08-2009]
Soltanto due mesi fa, il governo inglese aveva deciso di non includere nella legge sulla pirateria allo studio una norma che prevedesse la disconnessione dei pirati. Sembrava una pena eccessiva, non commisurata al reato.
In alternativa i condivisori avrebbero ricevuto una lettera dalla quale avrebbero saputo che rischiavano conseguenze legali a causa della loro attività.
Solo se questo deterrente avesse fallito nell'obiettivo di ridurre la pirateria del 70% si sarebbe presa in considerazione la possibilità di adottare "soluzioni tecniche" per limitare lo scambio illegale ma, in ogni caso, non prima del 2012.
La mossa ha sorpreso l'intera Rete inglese e i gruppi per di difesa della privacy già si preparano a combattere la proposta di legge, dichirandola contraria ai diritti umani.
Il Regno Unito sembra non tenere conto né della bocciatura dell'analoga proposta francese né della situazione attuale: il commercio di musica online, stando agli ultimi dati, sta crescendo, e la condivisione illegale sta invece calando.
Resta poi da capire come ciò possa conciliarsi con l'obiettivo dichiarato dal governo per la Rete inglese: garantire a chiunque una connessione a banda larga.
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merlin